Battuto l'Empoli, nonostante anche domenica l'arbitro di turno abbia negato un clamoroso calcio di rigore a favore, l'Inter continua la sua difficilissima corsa verso l'obiettivo Champions che non ammette l'uso del freno. La squadra, pur priva di pedine fondamentali come Icardi, Perisic e Brozovic, ha archiviato la discussa e discutibile sconfitta allo Juventus Stadium, giocando con autorità e voglia di fare. I singoli hanno inoltre mostrato quel senso di appartenenza a lungo invocato e che finalmente sembra aver trovato diritto di cittadinanza alla Pinetina. L'interismo si sta impossessando dello spirito dei giocatori grazie anche alle sedute quotidiane del signor Stefano Pioli, di professione allenatore, ma da sempre tifoso doc della Beneamata. Il mister nerazzurro sembra che sieda su quella panchina da sempre, attualmente appare difficilmente immaginabile con altri colori addosso nonostante sia successo e ancora succederà. L'Inter ha bisogno di Pioli, come Pioli ha bisogno dell'Inter per potersi consacrare definitivamente. Il mister nella settimana che ha preceduto la gara con l'Empoli si è travestito da Helenio Herrera dell'era moderna facendo attaccare sul vetro della palestra di Appiano un cartello che recita: “Champions? 15 partite, 13 vittorie. Per noi nulla è impossibile”. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, arrivare terzi sarà molto difficile vista la forza di Roma e Napoli che saranno comunque anche occupate, beate loro, a destreggiarsi in Europa e in Coppa Italia. Ma a prescindere da come finirà questo campionato, è molto importante che la squadra scenda in campo assieme ai suoi tifosi non per vivacchiare, come sembrava dovesse succedere dopo l'ennesima sconfitta dell'era De Boer, ma per tentare di compiere l'impresa. Gli ingredienti per soddisfare il palato esigente del comunque generoso popolo nerazzurro ci sono. La società si sta compattando con il giovane Steven Zhang sempre presente, la squadra ha giocatori di grande valore e finalmente una identità tecnica e tattica. Non barava Massimiliano Allegri quando prima e dopo Juve-Inter diceva che una delle fortune del primato bianconero fosse anche lo sciagurato inizio di stagione dei nerazzurri. Purtroppo c'era del carburante sbagliato dentro il serbatoio di una macchina che da quando c'è Pioli, sta invece dimostrando di essere una fuoriserie. Con alcuni difetti, è vero, che però saranno sicuramente corretti nella prossima stagione grazie all'ambizione e alla forza economica della società. Intanto i nerazzurri si trovano al quarto posto insieme alla straordinaria Atalanta di Gasperini che almeno un'ora al giorno pensa e parla di noi. L'Inter non si scorda mai, nel bene e nel male, vero Gasp? Quarti dicevo, siamo stati anche undicesimi dopo la sconfitta a Genova con la Sampdoria a -8 dal Milan. Ora i rossoneri sono a -4 da noi. La verità quasi sempre viene a galla. Ma guai a mollare la presa. Domenica, partita trappola a Bologna, all'ora dei tortellini in brodo. Preferisco quelli al ragù, saporiti, sostanziosi. Concreti. Come dovrà essere l'Inter ancora senza il suo giocatore più forte, alias Mauro Icardi , senza l'ultimo Kondogbia che con l'arrivo di Gagliardini ha iniziato a giocare a calcio e non a caracollare senza costrutto sul campo e senza il signor Brozovic che è sempre meglio avere per dinamismo, inventiva e capacità balistiche. Rientrerà Perisic che dovrà dare il massimo perchè l'Eder ammirato con l'Empoli non è una riserva, ma una sorta di sesto uomo del basket. A Bologna è crisi dopo gli ultimi rovesci, Donadoni ha perso Destro, Gastaldello e Maietta per infortunio dopo la tormentata trasferta di Genova blucerchiata condizionata da un calcio di rigore inesistente che ha permesso alla Sampdoria di pareggiare a otto minuti dal termine una partita poi addirittura vinta per 3-1. Il Bologna non ha più obiettivi in classifica e il morale è sotto i tacchi, ma l'errore più grande sarebbe quello di scendere in campo con sufficienza e magari ancora un pò assonnati visto l'orario di inizio. Bologna ha una dignità da difendere, i tifosi chiedono che la maglia rossobù venga rispettata e le due curve, Bulgarelli e Andrea Costa, sono già andate esaurite in prevendita. Sarà dunque partita vera, con la trappola dietro l'angolo, ma quest'Inter ha la forza e la mentalità per non inciampare dentro la buca. Attenzione poi ai cartellini gialli, Miranda e Medel sono diffidati e la domenica dopo a San Siro arriverà la Roma. Vincere al Dall'Ara sarà fondamentale per trasformare la sfida con i giallorossi in una gara da tutto esaurito al Meazza, come nei derby, come contro la Juve. Chiusura dedicata al signor Rizzoli, arbitro di Juventus-Inter. Sta rovinando una buona carriera internazionale. Non tanto per gli errori commessi a Torino. Ma per la gestione dei medesimi. Dire in tv, alle Iene, che l'Inter stava mostrando video improbabili (per lui) in modo da convincere il giudice sportivo a dimezzare le squalifiche di Icardi e Perisic, è stato offensivo per il club nerazzurro. Un arbitro in attività non doveva permettersi di dire certe cose. Amen.
Sezione: Editoriale / Data: Mer 15 febbraio 2017 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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