Prima le uscite, poi le eventuali entrate. A parer mio pochissime, forse solamente una. Il mercato dell'Inter, salvo colpi di scena dell'ultimo momento, si preannuncia calmo dal punto di vista dei botti, rimandando qualsivoglia colpo alla prossima estate. Proprio quando Suning Group potrà sbizzarrirsi senza più il freno del Financial Fair Play. E allora sì che i tifosi dell'Inter potranno realmente divertirsi.

Ma rimanendo sulla strettissima attualità, Stefano Pioli è stato chiarissimo: la rosa è troppo numerosa e senza l'impegno europeo sarebbe rischioso proseguire la stagione senza aver concretizzato ben più di una cessione. In questo senso, i nomi che potrebbero salutare Appiano Gentile sono i soliti noti. In difesa non è da escludere che uno tra Andrea Ranocchia e Marco Andreolli possa partire. Lo stesso vale per Davide Santon, ma solo nel caso in cui arrivasse un nuovo terzino.

A centrocampo l'indiziato principale resta Felipe Melo. Lui vuole rimanere, la società lo terrebbe ben volentieri, ma se arrivasse una proposta soddisfacente per tutti l'addio potrebbe esserci. Per la gioia delle casse nerazzurre, che in tal caso si libererebbero di uno stipendio importante. Non è al sicuro Geoffrey Kondogbia, anche se la positiva prestazione offerta contro la Lazio gli offrono ora crediti importanti.

La sensazione è che solamente un'offerta particolarmente importante (almeno 23-24 milioni di euro) potrebbe cambiare il suo futuro immediato. Altrimenti, per valutazioni ed esami del caso, appuntamento al prossimo giugno. Si è parlato anche di una cessione di un non convincente Ever Banega. Non scherziamo. Il Tanguito è giocatore vero, con doti uniche in questa squadra. Assurdo pensare a un cambio-maglia, anche con una plusvalenza potenzialmente già apparecchiata (15 milioni di euro). In attacco, invece, le situazioni più ingarbugliate.

Si parte dal caso più spinoso, Gabriel Barbosa Almeida. Il giocatore non vuole andar via (ovviamente l'opzione considerata è solamente quella del prestito), il club vede invece di buon occhio una seconda parte di stagione da titolare, per farsi le ossa. Possibilmente in Italia. Il Santos resta una soluzione difficile, sarebbe un ritorno alle origini quasi inutile. E in tutto ciò piovono le richieste dall'estero di club medio-piccoli. Opinione personale: il prestito italiano in società di questo livello sarebbe l'ideale.

Tocca ora a Stevan Jovetic, la cui avventura interista è finita. E non da oggi (aggiungo io, purtroppo). La Fiorentina c'è, resta da capire se gli ostacoli economici della scorsa estate saranno finalmente superati. Permane in Russia l'interesse dello Spartak Mosca, difficile venga corrisposto dal classe '89 ex Manchester City. Vedremo. Personalmente, mi piacerebbe vederlo nuovamente in viola, anche se la cosa più importante è che riesca a ripartire il prima possibile. Questi mesi all'Inter lo stanno obbligando al dimenticatoio e JoJo ha bisogno di tornare protagonista. La speranza è che ci riesca già da gennaio.

Chiosa su Jonathan Ludovic Biabiany. Opzione preziosa per Roberto Mancini, quest'anno ha giocato solamente 149', tutti in Europa League. Dopo Parma, Roberto Donadoni lo vorrebbe nuovamente con sé. Questa volta a Bologna. Perché no? Piazza importante, maglia da titolare assicurata e stop a una stagione da spettatore.

Ah, quasi dimenticavo: i volti nuovi. Non voglio fare tanti nomi, mi limito a dire che a questa rosa non manca quasi nulla. Forse solo un centrocampista centrale con il piede educato. Un profilo alla Lucas Biglia. Ben venga l'occasione, altrimenti, se ci fosse il rischio di spendere troppi soldi, si potrebbe tranquillamente rimanere così. La squadra, almeno per quest'anno, è completa e ha tutto per risalire in classifica.

Intanto approfitto di questo spazio per augurare a tutti i tifosi un buon Natale e, soprattutto, un 2017 ricco di gioia, salute e soddisfazioni.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 24 dicembre 2016 alle 00:00
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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