Dunque manca poco, circa due mesi di attesa e poi entreremo nella nuova dimensione in cui la proprietà Suning ci sta proiettando. C'è la partita con la Sampdoria naturalmente, va affrontato il Crotone, il derby di mezzogiorno e il Napoli in casa, per tentare la quasi impossibile scalata alla Champions League. Intanto va compreso cosa ne sarà dell'Inter qualora, nella peggiore delle ipotesi, dovesse arrivare sesta dietro Lazio e Atalanta (presumendo che il Milan resti dietro). Ci sarebbe infatti un'Europa League da fare partendo dai preliminari che rovinerebbero completamente le ipotesi di tournée remunerative progettate dalla dirigenza e scombinerebbero anche la preparazione estiva, con riflessi negativi importanti come dimostra ad esempio quest'anno il Sassuolo.

Il futuro dunque passa attraverso un presente tutt'altro che scontato ma è impossibile non subire il fascino di una proiezione che Zhang ha figurato a colpi di dichiarazioni che evocano una grandeur nerazzurra suggestiva. Qualunque cosa sia l'Inter di quest'anno e in qualunque posizione arrivi quella che verrà costruita da giugno verrà arricchita è migliorata con colpi che si stanno decidendo proprio in queste settimane. Non è eccessivo pensare che l'Inter, a fronte di sei o sette cessioni, provveda a completare la rosa con un numero di circa 9 acquisti. Facendo un esame alla squadra attuale, sono infatti diversi giocatori in lista di partenza ma non così sicuramente come si potrebbe pensare.

In difesa sono infatti possibili gli addii di Santon e Nagatomo. D'Ambrosio e invece con il rendimento di quest'anno dovrebbe esserci garantito un posto sicuro in rosa anche per la prossima stagione. Murillo e un giocatore cedibile ma solo a fronte di un'offerta congrua mentre Miranda dovrebbe rimanere. In porta, come ogni anno, Handanovic potrebbe ricevere offerte dall'estero ma poi alla fine restare. A centrocampo è invece Brozovic il primo giocatore sacrificabile. Il croato ha buoni piedi e ha talvolta indirizzato positivamente le partite ma è anche un giocatore discontinuo e dal carattere non esattamente vincente. All'estero è stimato e con l'offerta giusta dovrebbe essere la prima partenza eccellente. Kondogbia ha delle quotazioni improvvisamente in rialzo e la sua permanenza è sempre più possibile insieme a Gagliardini. Il nodo è rappresentato da Joao Mario e Banega, perché tatticamente il portoghese garantisce maggiore copertura e più geometria in mezzo al campo ma l'argentino quando è stato avanzato ha dimostrato di essere più decisivo è nettamente più qualitativo rispetto a qualunque elemento della squadra.

Il nodo è capire, magari attraverso delle amichevoli, se i due possono convivere oppure fare una scelta dolorosa e rinunciare a uno o a tutti e due. Personalmente Banega dovrebbe far parte di ogni mia squadra per quanto lo stimo ma in realtà lui non ha mai giocato con continuità in un club con ambizioni tanto elevate. Nel Siviglia ha fatto la differenza, nel Valencia è maturato ma non è mai stato in formazioni come Real, Barcellona o Bayern. È forte quando è al centro di un progetto o viene responsabilizzato come nell'Argentina. Mi è bastato vederlo nell'ultima partita con la sua nazionale orfana di Messi e Higuain e lui che non solo era il faro del gioco ma tornava a dare una mano in difesa e correva come nell'Inter non le vediamo praticamente mai fare. Su lui e Joao Mario c'è dunque la riflessione più delicata, in base anche agli eventuali giocatori che l'Inter intende portare in nerazzurro.

Infine l'attacco dove, a meno di offerte clamorose e voltafaccia altrettanto stupefacenti, Icardi dovrebbe essere l'unico attaccante a essere confermato, in attesa che gli vengano affiancati due nuovi compagni di reparto di altissimo livello. Praticamente scontato che Palacio lasci l'Inter, mentre Gabriel non può di certo rimanere un altro anno a fare la muffa in panchina. Diverso è il discorso per Perisic e Candreva che l'Inter intende trattenere, anche se con la nuova poderosa campagna acquisti, per tutti e due potrebbero prospettarsi un minor numero di partite da titolari, specialmente per il croato.

Da quello che si è capito, la sessione estiva del calciomercato dovrebbe portare in nerazzurro otto nuovi giocatori: quattro in difesa, due a centrocampo e due in attacco. Sara dunque un'Inter indubbiamente più forte anche se non pretendo lotti per lo scudetto dopo anni tanto bui. L'approdo in Champions League infatti dovrebbe essere garantito, se è vero che dalla prossima stagione entreranno direttamente ai gironi le prime quattro. Quello che è certo è che, dopo tanti anni, aprire i quotidiani sportivi nel periodo estivo sarà molto divertente. Amala

Sezione: Editoriale / Data: Lun 03 aprile 2017 alle 00:00
Autore: Lapo De Carlo / Twitter: @LapoDeCarlo1
vedi letture
Print