Il titolo non è farina del mio sacco. Che la rivoluzione non sia o non fosse un pranzo di gala lo ha detto un certo Mao-Tse Tung, il padre della rivoluzione culturale cinese. Secondo la teoria del tempo, il comunismo andava instaurato rovesciando l'ordine esistente tramite, appunto, una rivoluzione anche violenta e quindi non indolore. Il paragone con il calcio e con la nostra Inter può risultare blasfemo, ma serve a rendere l'idea. La violenza della cinese Suning non riguarda certo l'annientamento del nemico di classe, ma il modo con cui abbia deciso in pochi giorni di stravolgere l'ordine esistente per arrivare al celeberrimo “Sol dell'Avvenir” che dovrà garantire un futuro nerazzurro all'insegna delle vittorie.

L'esonero del pur bravo Stefano Pioli, tra i meno colpevoli del desolante cammino della Beneamata nelle ultime sette partite, a sole tre giornate dalla fine, assume a mio avviso un significato più ampio. Vuol dire voltare completamente pagina. E così è arrivata, subito dopo, l'ufficializzazione di Walter Sabatini come capo dell'area tecnica dell'intero gruppo Suning e non è mistero che alla Pinetina tornerà Gabriele Oriali, non in compagnia del Ct della Nazionale Ventura, come avvenuto ieri, ma per riprendere il discorso con il club che ha sempre amato. Sabatini e Oriali non escludono Piero Ausilio che potrà così occuparsi di quello che sar far meglio, il mercato, senza dover apparire per forza l'uomo forte che bacchetta i giocatori come dopo lo scempio di Crotone. Quel ruolo spetta ai nuovi arrivati. Una società forte, ricca, organizzata, è il primo ingrediente per costruire i successi. Per inculcare la mentalità vincente all'intero ambiente e conseguentemente alla squadra. Piedi buoni sì, si vince con i campioni. Ma soprattutto se si è campioni dentro, con spirito di appartenenza e voglia di sbatterla in faccia all'avversario.

Sabatini ha fatto parlare di sé soprattutto alla Roma dove in sette anni non ha vinto, ma ha seminato. La società giallorossa, non certo povera, ma non con le disponibilità di Suning, gli ha chiesto soprattutto di far quadrare i conti. E lui da questo punto di vista è stato impeccabile con plusvalenze che hanno fatto felice il presidente Pallotta e comunque la Roma negli ultimi tre campionati ha ottenuto due secondi e un terzo posto che le hanno garantito per due volte la partecipazione diretta alla Champions League e la disputa di un preliminare, poi andato male all'inizio di questa stagione contro il Porto. Uomo di grande cultura, accanito fumatore, Sabatini difficilmente sbaglia la valutazione di un calciatore. Suning ha deciso di investire nel calcio europeo anche per far crescere questo sport in Cina. E quindi l'ex Roma si dovrà sdoppiare per trovare giovani importanti che facciano comodo allo Jiangsu, non tralasciando però il lavoro da svolgere all'Inter insieme ad Ausilio per cercare di portare a Milano finalmente giocatori in grado di fare la differenza.

Capitolo allenatore. È certo: l'obiettivo numero uno di Zhang Jindong si chiama Antonio Conte. Sabatini, Oriali, Conte. Un triplete umano in grado di scrivere la storia a colori nerazzurri dopo sei anni di noioso monologo in bianco e nero. Sì, Antonio Conte, ex capitano della Juventus, squalificato anche per omessa denuncia in relazione al calcio scommesse. Quello di “Agghiacciante quello che dicono”. Che c'entra con l'Inter penserà qualcuno? Rispondo io: c'entra perché Antonio Conte è il numero uno. Dove va, vince. Campione d'Italia alla Juventus dopo due settimi posti prima del suo arrivo e titolo conquistato anche nelle due stagioni successive, prima dell'addio shock con i bianconeri già in ritiro estivo. Poi l'approdo in Nazionale. Brillante qualificazione agli Europei di Francia con una squadra oggettivamente non eccelsa ed eliminazione ai quarti con la Germania solamente ai calci di rigore. Al Chelsea, con una squadra nettamente inferiore ai rivali più accreditati, vittoria della Premier al primo colpo. Conte è questo, un vincente. Che ti trascina. Che ti convince. Che ti fa volare anche se le ali non le hai.

È vero, in Europa è meglio Massimiliano Allegri. Lui è entrato senza problemi nel ristorante da 100 euro. Ma un conto è allenare Quagliarella e Pepe, con tutto il rispetto, un altro avere a disposizione Higuain e Dybala. Purtroppo non sappiamo ancora se Antonio Conte cederà alla spietata corte di Suning. Sarà difficile. Il Chelsea e i suoi tifosi hanno conquistato il duro, ma romantico uomo che viene da Lecce. Ieri sera dopo aver vinto nel finale la gara decisiva con il West Bromvich, ha esultato come un bambino felice quando scopre sotto l'albero i regali di Natale. Roman Abramovich si dovrà ora vestire da Babbo Natale per accontentare il suo condottiero che pretende di poter disputare la prossima stagione una Champions League da protagonista. Ci riuscirà o la corte di Suning porterà il tecnico italiano a misurarsi nuovamente con una nuova sfida come sarebbe quella che offre l'Inter dalle grandi ambizioni? Chi vivrà, vedrà. Intanto in bocca al lupo a Stefano Vecchi chiamato a dare una scossa a quest'Inter che non sa più vincere. Ma basta poco per riscrivere la storia. Basta un sì.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 13 maggio 2017 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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