Parlare di calciomercato nel bel mezzo del campionato non è certamente né simpatico (per dirla alla Moratti) né adeguato. Ma ci sono eccezioni come quella che riguarda Stefan De Vrij. Eccezioni positive, evidentemente, perché lasciano intravedere sullo sfondo – vada come vada l'annata – una progettualità non banale e neppure scontata.

Il nome del centrale olandese è sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori e ogni fonte concorda: l'ex Feyenoord, in estate, si trasferirà in nerazzurro a parametro zero. Lazio già informata tre settimane fa, giocatore convinto, concorrenza battuta (si parlava di forte pressing da parte di Barcellona e Manchester City) e tifosi contenti. De Vrij non è solo un difensore forte, è anche un ragazzo serio, uno sportivo a tutto tondo e dispone di qualità tecniche sopra la media per un centrale. Una scelta oculata, con i parametri riconducibili esattamente al prototipo amato da Luciano Spalletti. Il fatto che poi arriverebbe (usiamo il condizionale fino alle firme) a Milano senza pagare un centesimo per il cartellino non fa altro che accrescere i meriti di una dirigenza spesso bistrattata (non senza giustificazioni), ma non altrettanto spesso elogiata. Ci sono stati errori (non pochi), ma anche meriti (tanti). Con Joao Miranda che va per i 34 anni e che, con ogni probabilità, andrà a chiudere la carriera in Brasile, difficile trovare un degno erede migliore dell'olandese.

Dovesse quindi concretizzarsi il passaggio in nerazzurro di De Vrij, Spalletti avrebbe a disposizione una delle coppie migliori sia per caratteristiche che per valori assoluti non solo d'Italia, ma d'Europa. Skriniar si è imposto in questa stagione senza dubbio come il miglior difensore della Serie A e con l'olandese al suo fianco ecco un comparto difensivo di primissimo livello. Un nuovo muro per l'Inter, che dunque tornerebbe ad avvicinarsi, almeno sulla carta, al leggendario tandem Lucio-Samuel.

Come detto, al di là dell'effettivo valore del probabile nuovo arrivo, va sottolineata la volontà di programmare per tempo la stagione 2018-2019. E questo è senz'altro un segnale chiaro di come si stia lavorando in Corso Vittorio Emanuele. Anche perché a De Vrij andrebbero aggiunti pure Lautaro Martinez e Kwadwo Asamoah, altri colpi quasi formalizzati (seguendo le briciole...). Un modus operandi che spazza via qualsiasi dubbio sull'effettiva volontà di Suning di rinforzare una rosa in vista dell'impegno europeo (sperando si tratti della competizione più rilevante).

Spalletti, con il lavoro e non a chiacchiere, sta meritando di avere a disposizione un gruppo di giocatori tale da poter ambire davvero alla lotta al vertice, quantomeno in Italia. Dopo anni di nero e di grigio, è giunto il momento di tornare a vedere la luce. Perché l'Inter è l'Inter, e i piazzamenti possono consolare fino a un certo punto. Tra corretto realismo e comprensibile aspirazione. Iniziando da un muro. Il nuovo muro.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 27 marzo 2018 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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