Intervistato insieme ai suoi genitori qualche giorno fa dal quotidiano belga Het Nieuwsblad, Zinho Vanheusden, difensore della Primavera dell'Inter, parla a tutto tondo della sua esperienza in nerazzurro: "Non ho mai rinnegato la scelta fatta, ormai mi sento un po' italiano. Quando ho sentito dell’interesse dell’Inter la mia decisione era già stata presa. Quella nerazzurra è delle mie squadre preferite. Ricordo ancora Diego Milito quando decise la finale di Champions League. Io il Vincent Kompany bianco? Bello sentirselo dire, mal mio esempio è Sergio Ramos: gioca a calcio, è un grande difensore e ha stile. Ho pensato sono un difensore e quale posto migliore dell’Italia per migliorare? Se fossi rimasto allo Standard, mi sarei potuto allenare con la prima squadra, ma non so se ero pronto per quello. Qui a Milano posso proseguire la mia formazione, anche se comunque rimarrò un loro tifoso. Qui c'è una grande attenzione su questi aspetti. Come muoversi sulla diagonale, quando fare un passo avanti e quando no, cose di questo genere. Poi ho dovuto anche perdere un po' di grasso, ero quattro chili oltre il mio peso forma. Ma ho guadagnato in forza". 

Tra i giocatori della prima squadra, coi quali ha avuto modo di allenarsi un paio di volte, Vanheusden ha potuto contare su due angeli custodi, ovvero Jonathan Biabiany e Ivan Perisic, "anche perché con loro potevo parlare francese”. E ormai, l'Italia e Milano fanno parte di lui: "All’inizio è stata molto dura specie con la lingua, ma ora il Belgio mi manca sempre meno. Senna Miangue mi ha aiutato. In questa stagione ha fatto il debutto nella prima squadra, è un buon esempio per me”.

 

Sezione: Copertina / Data: Mer 28 dicembre 2016 alle 14:28
Autore: Redazione FcInterNews.it
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