Samir Handanovic risponde ai tifosi dell'Inter: quest'oggi, il portiere sloveno è protagonista di una chat coi sostenitori nerazzurri attraverso la pagina Facebook del club nerazzurro. FcInterNews.it vi propone le risposte di Handa ai propri tifosi. "Come sto? Per ora bene, poi vedremo...".

Che sensazioni hai per il derby?
"Per ora è tutto normale, quando torneranno i  nazionali e si andrà nello specifico si comincerà a sentire di più".

Come ci si prepara con i nazionali in giro per il mondo?
"Come tutte le altre partite, anche altri sono alle prese coi nazionali. Rimangono due giorni per preparare la partita".

Le buone performance dei nazionali possono dare la carica?
"Sì, come possono dare confidenza. L'importante è che si riposano bene, di solito si torna stanchi anche per i viaggi lunghi e il fuso orario. Speriamo possano riposarsi ed essere pronti".

Quanto è migliorata la difesa? Merito di Spalletti?
"Penso che il mister e lo staff abbiano meriti in primis, ora lavoriamo in maniera diversa. Tutta la squadra deve dare il suo contributo, si vede anche dagli strappi degli esterni di 40-50 metri che prima non si facevano. Ma ci sono margini di miglioramento".

La miglior parata della tua carriera?
"Sceglierne una è difficile, ne scelgo una fatta col Siena a Udine".

Cosa pensi dei numeri uno dell'Inter? A chi ti ispiri?
"Già quando fui presentato a Pinzolo dissi che c'erano 5-6 portieri dell'Inter che ricordai, e dissi di sperare di continuare sulla stessa tradizione".

Cosa pensi dell'Inter?
"Abbiamo fatto passi avanti ma non abbiamo ancora fatto niente. C'è un mese di fuoco, ogni domenica devi dimostrare perché le cose cambiano velocemente. Se non sei pronto, ti sorpassano e trovi i difetti i prima".

Quanto sei carico per il derby?
"Sono le partite più belle perché si preparano da sole. E' sempre un piacere giocare queste partite, le farei sempre".

Hai cappellini portafortuna?
"Ne ho uno che mi è stato regalato dai magazzinieri, con un serpente disegnato. C'era anche in Curva, mi piace usarlo perché è morbido e mi piace il disegno".

Cambia qualcosa nel giocare il pomeriggio o la sera?
"Io preferisco giocare la sera, poi la differenza è legata al fatto che c'è il sole o no".

Secondo te siamo più forti degli anni scorsi?
"Sì, è una sensazione di squadra".

Hai fatto altri ruoli?
"Da bambini si inizia sempre fuori, poi guardando Jasmin, mio cugino, sono entrato in porta. Ma a calcio a 5 gioco sempre fuori".

Cosa fai nel tempo libero?
"Famiglia, libri, scacchi, tutto questo".

A cosa può aspirare questa squadra?
"Ci sono margini di miglioramento, non do limiti".

Temi qualcuno del Milan in particolare?
"Ci sono tanti giocatori forti, ma non temo qualcuno in particolare".

Giocare solo il campionato è un bene o un male?
"Secondo me un bene, ma solo per un anno".

Chi può fare la differenza nel derby?
"Speriamo l'Inter".

Vorresti finire la carriera qui?
"Può essere un'opzione, ma non mi pongo limiti perché non si sa mai cosa accadrà. L'unico obiettivo è giocare fino a 40 anni, come e dove si vedrà".

Cosa pensi dei nuovi acquisti?
"Sono stati azzeccati. Sono giocatori forti e ragazzi che si sono integrati bene e che hanno personalità per restare qui".

Chi è stato il tuo idolo?
"Prima mio cugino, poi Peter Schmeichel. Ma non sono tipo da capriole".

Quale allenatore ti ha fatto fare il salto?
"Bonaiuti mi ha cambiato molto, come modo di fare e come pensiero".

Come ti trovi con Spalletti?
"E' forte, ci può dare una grossa mano. E' l'uomo giusto per noi". 

Cosa pensi di Skriniar?
"Come calciatore è fortissimo e sarà più forte. Poi è semplice, ma non è timido come sembra". 

Libri preferiti?
"Leggo tanto, ora posso dire uno di Bukowski, molto crudo come piace a me".

Quale errore ti fa arrabbiare di più?
"Difficile rispondere..."

Cosa pensa un portiere nell'uno contro uno?
"Non pensa".

Cosa è cambiato dall'Udinese all'Inter?
"Sono cresciuto come portiere, poi sono arrivato in una grande squadra che magari non viveva un momento esaltante. Ora è arrivato il momento di crescere e tornare l'Inter di una volta".

C'è chi fa scherzi agli altri?
"Sì, ma non lo dico, magari se la prende... Con chi vado d'accordo? Con tutti, poi sto molto coi portieri".

Vedi in Italia un portiere promettente?
"Donnarumma, lo sanno tutti".

Come ti trovi in Italia?
"Sono qui da 14 anni, mi sento di casa. Per me è una cosa normale, penso anche in italiano".

Come hai vissuto il passaggio da Udine a Milano?
"Prima sono andato a vivere ad Appiano, ora sono a Milano ed è tutto più bello. Ma non vivi molto la città, non trovo questa differenza".

Su Perisic e Icardi:
"Io non metterei mai i singoli davanti alla squadra... Loro sono due giocatori top, credo si sappia tutto di loro".

Più forte Messi o CR7?
"Messi".

Quanto c'è di talento e quanto di lavoro in Handanovic?
"Va chiesto a chi mi ha conosciuto da giovane".

Cosa ti aspetti da questo mese di ottobre?
"Pensiamo una partita alla volta, ognuna ha le sue insidie. Pensiamo prima al derby, poi a Napoli e Samp. In campionato devi giocare due volte con tutti, ottobre sarà difficilissimo ma ogni gara vale tre punti. Se non vinci cambiano le cose".

Sognavi una carriera così quando hai iniziato?
"Non so, quando inizi lo fai per gioco. Poi quando vedi come va e capisci se ti piace ci sono i sogni, ma per arrivare devi crederci da giovane".

Hai mai pensato di non farcela ad emergere?
"No, anche se ho avuto tanti momenti difficili come tutti i giocatori. L'importante è non mollare e continuare a credere e lavorare".

Che sensazioni ti danno i giovani di Primavera e Berretti? Dai loro consigli?
"Magari parlo in campo dell'allenamento, non do tanti consigli. I Primavera sono forti, quando si allenano con noi ci aiutano e fa bene a loro". 

Ricordi parate nei derby?
"Magari quella su Balotelli, però anche la palla di De Jong al 93esimo che ho mandato in corner. Per qualcuno magari non è importante ma per me sì". 

Nei derby sei uno che esulta di più. Com'è vivere da lontano un gol?
"Vivere un gol è sempre bello, nel derby c'è più carica e ti esalti di più".

Cosa provi nel vedere lo stadio pieno quando fai il riscaldamento specie in un derby?
"Brividi, adrenalina... E' bello, in casa di più. Giocare a San Siro è un sogno".

Quanto è difficile vincere un Pallone d'oro per un portiere?
"Lo ha vinto solo Jascin, basta questo".

Quanto ti piace la storia del calcio?
"Sono innamorato, vedo tutte le partite. Seguo dei giocatori, le nazionali, è bello. Vedo film o sport come calcio e basket in tv".

Quali sport segui oltre a calcio e basket?
"Mi piacciono gli scacchi, che sono uno sport. Davanti alla scacchiera non pensi ad altre cose, devi essere concentrato".

Segui squadre in particolare?
"La Premier, squadre come City o Chelsea".

Quanto è importante l'intera fase difensiva?
"Il calcio moderno è questo, si deve attaccare e difendere tutti. Bisogna essere vicini di reparto, muoversi insieme".

Il saluto finale con un rimbrotto all'intervistatore: "Spero non mi fai più domande sui singoli".

Sezione: Copertina / Data: Mer 11 ottobre 2017 alle 13:20
Autore: Redazione FcInterNews.it
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