Intervistato nei giorni scorsi dalla rivista francese So Foot, Evans Kondogbia, fratello del centrocampista dell'Inter Geoffrey, parla a tutto tondo della sua carriera ma anche del rapporto interpersonale e dei due nei confronti del calcio: "Io e mio fratello abbiamo sempre pensato a progettare la nostra vita, il calcio ha un ciclo breve. Ho 27 anni, sono uno dei più anziani della mia squadra (il Seregno, ndr), ma non ho ancora iniziato la mia vita. Potevo fare l'allenatore ma ci volevano troppi diplomi e avrei dovuto gestire dei rompiscatole come me. Avrei potuto anche diventare agente, ma io mi occupo solo degli affari di mio fratello, non lo farei con altri giocatori. Al tempo stesso, ho aperto un'agenzia per lanciare rapper del mio paese e cantanti di Milano".

Evans rivela anche un aneddoto familiare legato all'esperienza nerazzurra del fratello: "Mio zio viveva a Milano da vent'anni ed era un grande interista. Voleva battibeccare con dei tifosi che insultavano Geoffrey, ma io lo fermai dicendogli: 'Se lo applaudivano tu andavi lì a ringraziarli?'". Ma Geoffrey in questo anno e mezzo tra alti e bassi in nerazzurro ha avuto bisogno del sostegno del fratello maggiore? "Non necessariamente, le critiche non lo scompongono. Geoffrey è un ragazzo che non esce, si allena bene e mangia regolare. Quando ha vissuto quella situazione con Frank de Boer gli chiedevo cosa era successo e lui rispondeva: 'Nulla, è un bravo allenatore. Semplicemente non rientro nei suoi piani'. Era veramente sereno e lo ero pure io, perché so che è un giocatore di livello internazionale. L'unica mia paura riguarda gli infortuni. Quando all'Inter le cose non andavano bene, mi hanno chiamato tre grandi allenatori. Geoffrey ha una grande forza mentale, mi impressiona. Ha lasciato casa che aveva 11 anni e a 23 anni sta per diventare padre per la seconda volta".

Forse l'errore è stato paragonarlo a Paul Pogba? "Sì, sono due profili diversi. Ma non potevo certo telefonare a tutti i giornali per spiegare il calcio. Poi vedo come dicono che all'Inter faccia male, eppure io leggo le statistiche sui dribbling, passaggi riusciti e palle recuperate, e vorrei che tutti i giocatori facciano male come lui. Pogba è il migliore al mondo nel suo ruolo, Geoffrey viene subito dopo insieme a Toni Kroos e Sergio Busquets. Gente che fa giocare la squadra, recupera tanti palloni ma non segna molto". 

Sezione: Copertina / Data: Lun 06 febbraio 2017 alle 12:15
Autore: Redazione FcInterNews.it
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