A beneficio di quanti hanno scritto, nel corso dell’estate e sino ai primi di settembre, alla nostra redazione in cerca di notizie sul difensore austriaco Lukas Spendlhofer, classe 1993, 18 presenze lo scorso anno con la Primavera nerazzurra allenata prima da Andrea Stramaccioni poi da Daniele Bernazzani (campione di NGS con il primo e d'Italia con il secondo), FcInterNews.it ha scoperto che il giocatore è stato inserito nella Juniores Berretti allenata da mister Sergio Zanetti: è sicuramente una scelta che spiazza e sorprende, considerato che la rosa è composta dalle classi 1995 e 1996.

Indagando la situazione, abbiamo scoperto che l’austriaco è stato inserito nella rosa di Zanetti come fuori quota, quindi tutto in piena regola. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: perché questa 'retrocessione' di un ragazzo che ha dimostrato, fino a pochi mesi fa, di essere un perno della formazione giovanile migliore d'Europa? Altri compagni si ritrovano in prima squadra, altri ancora sono andati altrove a cercare minutaggio. Ma lui si ritrova assieme a ragazzi più giovani di lui. Il perché è presto detto: come rilevato da FcInterNews.it si tratta di una presa di posizione 'punitiva' della dirigenza nerazzurra, che non ha gradito i continui rifiuti di Spendlhofer di trasferirsi in altre piazze meno blasonate dell'Inter, tutte in Serie B. Volontà del difensore, infatti, è tornare in patria e proseguire lì la sua carriera. Da qui i suoi rifiuti alle proposte di Lanciano, Bari e Modena, che lo hanno cercato a lungo.

A questo punto, stando così le cose, si prospettano solo due soluzioni, tutte per il mercato invernale: o il sì di Spendlhofer a una destinazione italiana, dove fare esperienza, oppure la disponibilità dell'Inter ad ammorbidire la sua posizione e lasciarlo tornare in patria. Di certo, tutta una stagione in punizione non sarebbe il massimo per un giocatore che ha fatto tanto per mettersi in mostra e ora rischia di perdere parecchi crediti.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 20 settembre 2012 alle 11:30
Autore: Giuseppe Granieri
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