"Gentile Redazione,

   non è questione di essere poco votati all’ottimismo, ma domenica scorsa con la Fiorentina c’era la possibilità di staccare davvero tutta la compagnia - sconfiggendo i viola - ed invece a steccare sono stati clamorosamente i nerazzurri: “a caldo” con Handanovic (ed il suo tris di svarioni inguardabili) e con l’allenatore Mancini e le sue strampalate sperimentazioni tattiche, “buone“ solo forse per le amichevoli infrasettimanali; “a freddo” con l’esibizione dello stesso tecnico jesino, nella conferenza stampa della vigilia, in una versione che è parsa a metà tra un “Pinocchio” collodiano (le fandonie sulla miglior Inter stagionale “ammirata” contro la Fiorentina sembravano materiale più idoneo per uno spettacolino di cabaret da scuole primarie.....) ed un simil-Mourinho d’annata (contestando una sorta di fumus persecutionis nei suoi confronti ad opera degli operatori  mediatici, compresi gli ex colleghi diventati opinionisti) che, però, non ha sortito gli stessi effetti “esplosivi” del tecnico portoghese, almeno quello di certi tempi d’oro (ed ora, invece, in odore di esonero dal Chelsea). 
   Ieri, di conseguenza, ci si attendeva il “doveroso” riscatto su un campo genovese che - almeno in casa Sampdoria - aveva spesso arriso ai colori nerazzurri - ed invece si è corso il serio rischio di tornarsene a Milano con “zero” punti se solo mamma Correa avesse partorito cotanto “10” blucerchiato dotato di entrambi i piedi - calcisticamente parlando, beninteso - o se Muriel avesse avuto più mira su quella ripartenza doriana scaturita già sull’1-0. Anche sul campo ligure, così come contro la Fiorentina, il portiere avversario non ha dovuto effettuare alcun intervento prodigioso, (perché anche l’unico tiro parato su Palacio era abbastanza centrale e “telefonato”....) e sbrigare solo dell’ordinaria amministrazione, se non raccogliere l’unico pallone finito nel proprio sacco e che è valso ieri un solo punto per i nerazzurri. Anche a Marassi il Mancio, con un’Inter palesemente troppo leziosa ed innamorata del pallone (su tutti, hanno indotto al
 l’imprecazione “libera” i dribblomani fine a se stessi Guarin e Kondogbia), ha proposto un gioco offensivo sterile che ha lasciato pressoché abbandonato in avanti l’Icardi temutissimo e molto  fischiato dagli spalti avversi, salvo denotare un forcing al minimo sindacale dopo il pari del croato. Solo Perisic, infatti - ma non tanto per il gol - ha dimostrato cosa si deve fare sulla fascia (in particolare su quella sinistra di “sua” competenza) e, soprattutto, come si riesce a proporre cross decenti verso l’aerea di rigore: in tal senso anche Telles ieri ha deluso, mentre Santon è sempre uguale a se stesso.....
   Non si è capita bene nemmeno la sequenza dei cambi di Mancini che, a mio modesto parere, sono apparsi non solo tardivi, ma fatti con un ordine ed un’impellenza invertiti: Biabiany, Manaj e Ljajic (quest’ultimo in campo solo per 2 minuti + i 4 del recupero....) anziché, appunto, il contrario: chissà come sarà stato contento il serbo! E’ pur vero che se Rocchi avesse dato sfoggio dello stesso  metro decisionale applicato più tardi e con estrema “faciloneria” dal compare Celi - nell’area di rigore di un altro campo e a favore di un’altra squadra altrettanto “bisognosa” - si sarebbe potuto anche tornare da Genova con 3 punti in saccoccia, ma la sensazione di quasi impotenza nerazzurra - al di là delle specifiche doti delle singole punte - è rimasta intatta. Se poi Mancini - con una nonchalance post-gara a dir poco preoccupante - ha “chiarito” che occorrerà attendere il pieno recupero fisico dell’ala destra “tornante” (in tutti i sensi...) Biabiany per potergli abbinare l’esterno sinistro Perisic - nel suo ruolo naturale e di gran lunga più efficace - qualcuno si starà cominciando a chiedere come mai non si sia (eventualmente) azzardato di più col caso Salah in sede di mercato.
   Nel frattempo, in 2 sole giornate, i viola hanno prima agganciato i nerazzurri e poi operato il sorpasso di 2 lunghezze; il Napoli - contro i derelitti dirimpettai - ha  recuperato altri 2 punti che con quelli della 6a giornata fanno 5, altrettanto hanno fatto le due squadre capitoline mentre la Juve è stata vergognosamente “aiutata” anche ieri a risalire un po’ la china, con il 3° rigore semi-inventato decretato a suo favore ed infatti è già in testa all’apposita classifica, in coppia coi viola, con 3 massime punizioni accordate.
   Adesso ci saranno, purtroppo, le rituali “diaspore” di tanti giocatori per le chiamate dei rispettivi Ct, negli infiniti 14 giorni che ci separeranno dal cosiddetto derby d’Italia, ché “Tanto della nazionale non frega niente a nessuno”, come ebbero modo di sentenziare in tempi diversi vari allenatori degli azzurri, da Lippi a Prandelli a Conte. Oddio, vista dall’ottica nordestina del sottoscritto, i Ct avrebbero pure colto nel segno, ma questo è un altro discorso e non vorrei divagare. L’unica viva speranza è che le gare per le qualificazioni agli Europei (o quel che sarà) non lascino in retaggio, come è già capitato di recente, “antipatici” infortuni idonei solo a destabilizzare ulteriormente la programmazione del lavoro dei tecnici nei già pochi giorni disponibili prima del prossimo turno di campionato. Un cero per Jovetic non sarebbe idea malvagia da suggerire agli appassionati - atei inclusi - anche perché l’Inter ha già “dato” in precedenza, avendo dovuto rinunciare per 3 settimane a Miranda per colpa di una ”banale” amichevole.
   Da ultimo, un piccolo “rigurgito di dietrologia”, ché già ieri si sono sfiorate altre tipologie di conati....... Non è strano che solo per i nerazzurri (di cui è nota l’esterofilia), giusto alla 3a ed all’8a giornata del torneo - ossia alla ripresa del campionato dopo le prime 2 soste per le nazionali - siano toccate in sorte dal calendario due gare “facili facili” come la stracittadina milanese prima ed il derby d’Italia poi? Dando, però, uno sguardo al 3° prossimo riavvio del torneo, previsto alla 13a giornata, “conforta” rilevare che gli storici rivali (Juve e Milan) se la vedranno fra loro - addirittura di sabato - mentre i nerazzurri ospiteranno “comodamente” i neo promossi frusinati domenica sera, anche se la contabilità spiccia delle “penalità” post-nazionali recita sempre 2 per i nerazzurri ed 1 a testa per i bianco-rossoneri. Ma tant’è: al lordo di non augurabili altri imprevisti, il prossimo derby d’Italia dovrebbe certificare il ritorno all’idoneità agonistica di pezzi da 90 sia sulla sponda nerazzurra - con i rientri di Jovetic dall’infortunio e di Miranda dalla squalifica - che su quella bianconera, con i definitivi recuperi di Marchisio e Mandzukic, non purtroppo quello di Lichtsteiner, che sembra incamminarsi - ahilui - verso un "via crucis cardiologico” dal quale è appena uscito il “nostro” Biabiany. E soprattutto l’ottava giornata offrirebbe la possibilità per i nerazzurri - stante lo scontro al vertice Napoli-Fiorentina - di riuscire a prendere 2 piccioni con una fava: per scaramanzia, è sempre preferibile dirlo in metafora. Ma servirà un’altra Inter e soprattutto un’altra spalla affiancata ad Icardi per ambire all’agognato  c*n*r*-s*r*a*s*.
   Niente alibi o scusanti, pertanto: solo il desiderio di tornare a battere “i gobbi” a San Siro, come non riesce all’Inter giusto da 5 anni e mezzo, dalla stagione aurea del Triplete. Anche perché tifosi ed appassionati sarebbero arcistufi di soccombere 1-2 a San Siro di fronte ai bianconeri: è già successo 5 volte negli ultimi 9 incroci milanesi di campionato, ma nelle ultime 3 occasioni consecutive (Coppa Italia compresa) in cui è uscita la vittoria, quest’ultima è stata sempre foriera di trofei finali: tricolore nel 2008-09, scudetto e coppa nazionale nel 2009-10. E’ proprio ora di aggiornare gli almanacchi, magari con un rigorino che “ci poteva stare” (la Juve non ne ha ancora subìto uno....), ma andrebbe bene pure un’autorete bianconera nel tempo di recupero. Astenersi goleade!
   Cordiali saluti".

Orlando

 

Spett. Redazione buongiorno
non vorrei sembrare pessimista, ma pittosto realista,
esendo un assiduo lettore , noto che si tende a vedere 
il bicchiere mezzo pieno.

So che si penserà che sono il classico catrastofista o qualcosa del genere , ma la realtà è che allo stato attuale ci sono almeno 4/5 squadre che giocano qualitativamente meglio di noi.la Fiorentina che ci ha dato un primo vero assaggio di come si gioca a calcio, questo Napoli che ha strapazzato un milan che si era espresso meglio di noi nel derby, la Roma che anche quando perde riesce sempre e comunque a creare il suo gioco e la juventus che come la Roma ama giocare a calcio con passaggi di prima e che sanno come attaccare gli avversari. Per cui allo stato attuale anche se la classifica ci pone davanti ad alcune di loro dovremmo quantomeno aspettare il girone d'andata ed affrontare tutte le squadre, prima di trarre conclusioni affrettate ed illuderci troppo presto. Allo stato attuale e per gioco espresso siamo da 5°/6° posto. La Samp ci ha graziato, poteva andare sul 2 a 0 ed a quel punto la partita era chiusa perchè non abbiamo idea di come far male agli avversari, siamo di una lentezza e prevedibilità disarmante, si perdono talmente tanti di quei palloni in fase di costruzione da farci sembrare una squadra cadetta dove i calciatori ancora si devono adattare ad un pallone di cuoio e alle scarppette della nike. Mancini , che ammiro tranne la sua presunzione, deve ammettere che qualche cavolata di troppo la sta commettendo, e che non sono sufficienti le dieci giornate che aveva aspicato, per intravedere una vera squadra costruitagli su misura. La prossima partita ci sarà la Juve in casa e mi rode tanto attendere una partital magari da vedere con gli amici, nella quale dobbiamo subire il gioco degli avversari nella speranza che qualche idiota non la rovina nei primi minuti iniziali, non ho certezza che ce la giocheremo, non ho certezza che sarà combattuta ma pittosto timore di un'alta figura di merda , ad imprecare contro un calciatore ( GUARIN ) che non ne azzecca una e quando ci riesce ( +per fortuna) lo si acclama come se non fosse pagato tanto profumatamente  per fare il calciatore, e non la trottola impazzita in mezzo al campo che a volte sembra il 12° avversario.  A voi vi sembra normale?".

Domenico

 

"Il WM dispiace dirlo non e' allenatore di squadre ad alto livello. Rifiuta offerte con squadre di media e bassa classifica gli conviene accettare altrimenti rimane a piedi. Va bene che l'inter lo paga ma se aspetta una squadra di elit se lo dimentichi. Lui e' un ottimo allenatore per squadre medio basse che le porta alla salvezza e dai tifosi sarà un lider si prenda questa soddisfaione altrimenti non allenera più. Dispiace dirlo ma deve essere fortunato se trova un'offerta".

Ippo

 

"Gentile redazione,
è molto curioso che alcuni dei nuovi acquistii di questa estate, peraltro assai quotati, facciano così tanta fatica ad ambientarsi nei meccanismi della squadra. Si dice che hanno bisogno di tempo, che sono molto giovani, che il modulo di gioco è diverso. In pratica ci ritroviamo con Kondogbia, Lajic, Montoja,Jovetic che assurdamente non giocano...perchè solo solo da noi accadono queste situazioni? Perchè Mancini si ostina a farli giocare fuori ruolo? Perchè dobbiamo giocare con Manaj e Babiany titolari?...e Palacio fuori condizione...sbagliare acquisti e buttare soldi è umano , ma persevrare...".

Sandro

Sezione: Visti da Voi / Data: Mer 07 ottobre 2015 alle 17:40
Autore: Redazione FcInterNews.it
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