HANDANOVIC 6,5 - Un solo intervento complicato, ma decisivo, quando in avvio di ripresa salva il risultato sul diagonale di Figueiras. Il resto è normale amministrazione anche grazie ai due giganti che lui vede davanti di spalle.

D'AMBROSIO 5,5 - Forse preoccupato dal dinamismo di Laxalt, resta soprattutto sulle sue ed evita di spingere oltre il dovuto. Ma quando lo fa appare poco connesso con i compagni e fatica a trovare continuità. L'espulsione nel finale è un punto negativo nella sua prestazione.

MIRANDA 7 - Un professore, soprattutto nel finale con la squadra in dieci. Nessun giocatore del Genoa riesce a superarlo, guida il reparto con sicurezza senza abbassare mai la guardia.

MURILLO 7 - Gapke chi? Il francese va letteralmente a sbattere contro il muro colombiano, che non gli concede neanche il tempo per respirare. Praticamente non sbaglia un intervento, pur cercando spesso e volentieri soluzioni difficili.

TELLES 6,5 - Un interregionale sul binario sinistro. Nel primo tempo Rincon non lo vede mai, scambia rapidamente con i compagni e mette dentro dei traversoni che dalla fascia mancina dell'Inter non si vedevano da molto tempo. Nella ripresa frena un po' ma sempre con il massimo dell'attenzione.

BIABIANY 6,5 - Una dinamite, quando parte palla al piede conferma di essere in grande forma e sciorina anche giocate d'alto livello, che in molti non accrediterebbero. Lo si vede anche attaccare gli spazi centralmente, creando costantemente superiorità numerica. Cala nella ripresa,

FELIPE MELO 6 – La sua partita dura praticamente 40 minuti, quando pur rimanendo in campo fino all'intervallo esce di scena. Troppo forte anche per un duro come lui il mal di testa causatogli da una capocciata rimediata qualche minuto prima. Si concede qualche imprecisione ma non toglie mai la gamba (DAL 46' BROZOVIC 5,5 – Non entra bene in partita, fatica ad allineare i suoi giri del motore a quelli dei compagni. Macina chilometri come al solito ma la qualità di Napoli stavolta non si vede).

MEDEL 6,5 - Moto perpetuo, il suo rendimento è costante anche se cambia compagno di centrocampo all'intervallo. Aggredisce gli spazi e gioca 'facile', anche se un paio di errori in fase di palleggio se li concede. Ma resta un punto di riferimento.

LJAJIC 7 - Ancora protagonista. Parte a sinistra e si accentra ogni volta che può, provando a inventare qualcosa fuori dagli schemi. Al 43' Perin cancella dal tabellino il suo secondo gol consecutivo, poi è lui stesso a calciare a lato da ottima posizione. Ma siccome chi la dura la vince, il jackpot arriva nel modo meno atteso ed è un gol pesantissimo.

PALACIO 6 - Mancini gli toglie la cerata e va sul sicuro, perché contro il Genoa el Trenza ha sempre una marcia in più. Lui lo ripaga con la solita abnegazione e tanto lavoro per i compagni, anche se in zona gol non si vede. Sbaglia l'assist a Melo dopo 2 minuti, poteva essere una svolta immediata (DALL'89' GUARIN SV).

JOVETIC 7 - Alta scuola a fari spenti. Lavora per la squadra, non si concede giocate da 'rischio' tabellino (a parte un destro sopra la traversa) ma ogni pallone che gestisce non è mai banale. Anche da prima punta può dispensare consigli a chiunque (DAL 75' PERISIC 5,5 - Come Brozovic, fatica a parlare la stessa lingua dei compagni e non riesce a rendersi utile come potrebbe).

ALL. MANCINI 6,5 - Si torna a vincere 1-0, che è sempre meglio di una sconfitta giocando bene. Eppure a tratti la sua squadra mostra un calcio piacevole, veloce e con tocchi di prima che strappano applausi. La scelta di puntare sull'attacco leggero paga, anche se serve un cross di Ljajic per avere la meglio sul Genoa. I problemi a Melo e Jovetic alterano le sue previsioni ma lui non si scompone e torna in testa.

 

GENOA: Perin 6,5, Izzo 5,5 (dall'80' Cissokho sv), Burdisso 6,5, Ansaldi 5,5, Rincon, Figueiras 6 (dal 75' Pandev 5,5), Tino Costa 6, Laxalt 6, Perotti 5,5, Gapke 5,5, Lazovic 5,5 (dal 60' Capel 5,5). All. Gasperini 5,5

 

ARBITRO: GIACOMELLI 5 - Alcune sue interpretazioni lasciano a dir poco perplessi, soprattutto sponda nerazzurra. Non dirotta l'andamento del match ma fa innervosire squadra e pubblico di casa. Sulla manata di Tino Costa a Medel fa (colpevolmente) finta di nulla, così come ignora il rigore per pestone su Palacio. Il secondo giallo a D'Ambrosio è solo per rispettare il trend.

ASSISTENTI: Di Fiore 5 – Vuoto 6

ASSISTENTI DI PORTA: Valeri 5 – Baracani 6

Sezione: Pagelle / Data: Sab 05 dicembre 2015 alle 22:51
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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