Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti presenta così la grande sfida di questa sera al San Paolo tra Napoli e Inter: "Credo che Inter e Napoli siano adesso due squadre complementari. Il Napoli ha quasi tutto, ma le manca il centravanti dell’Inter. Il Napoli ha tutto il resto. Un gioco esatto, molte idee di spazio sul campo, una velocità di esecuzione diversa dall’Inter. Non è un problema di qualità di giocatori, l’Inter sotto quell’aspetto lascia poco al Napoli, Joao Mario è «normale» come Jorginho, Marcelo Brozovic è forse superiore ad Allan (Geoffrey Kondogbia è però inferiore ad Hamsik, ormai uno dei giocatori più completi d’Europa). Il Napoli ha inoltre tre altre grosse eccezioni, salendo per ruolo sono Kulibaly, Ghoulam e Callejon. Ma nel complesso la differenza è che il Napoli si muove da squadra e l’Inter come somma di individui".

Sconcerti dedica poi un capitolo a Mauro Icardi, nel mirino del club azzurro durante l'estate: "Avesse Icardi il Napoli sarebbe perfetto. Non ha vinto il campionato con i 36 gol di Gonzalo Higuain, probabilmente non lo farebbe nemmeno con i 25-30 di Icardi, ma avrebbe tutto, sarebbe competitivo fino in fondo, non farebbe accademia avanzata. Per contro, proviamo a immaginare l’Inter con Gabbiadini o Martens centravanti. Perderebbe il quaranta per cento delle sue possibilità attuali, dovrebbe inventarsi un nuovo gioco e non le basterebbe. È raro che un solo giocatore sposti tanto nel calcio moderno, ma Icardi è uno di questi. Perché non gioca, segna, quindi permette alla squadra di prescinderlo per tutto il campo, di imparare a fare la partita senza di lui, portarsi avanti con le improvvisazioni organizzate e poi mettere l’attaccante in condizione di saper fare l’unica cosa che sa fare, decidere".

Sezione: News / Data: Ven 02 dicembre 2016 alle 08:00
Autore: Redazione FcInterNews.it
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