Intercettato a margine della presentazione di 'Bella Zio', libro dedicato alla vita di Beppe Bergomi, presso la Rizzoli Galleria di Milano, Samuele Robbioni, autore di alcuni interventi sull'aspetto psicologico dell'ex difensore nerazzurro, ha parlato così ai microfoni di FcInterNews.it: "Interventi di traduzione, perché essendo psicologo dello sport ho sempre pensato che questo fosse una palestra formativa incredibile: lo sport può tradurre valori, strumenti e modelli di lavoro e metafore e tutto questo emerge nella vita di Bergomi. Tu prova a immaginare la bellezza della sua vita: 18 anni ti viene detto una mattina che devi marcare il centravanti più forte del mondo (Rumenigge, ndr). Lì cosa fai? O ti chiudi in camera o fai i conti con le tue emozioni e impari a gestirle. Se chiedi a Beppe cosa hai provato in quei momenti, lui con una semplicità incredibile di risponde che 'non ho mai avuto paura di non farcela. Non perché non mi sentivo estremamente sicuro di me, ma perché sapevo di aver lavorato bene e di avere intorno dei giocatori che con la loro esperienza potevano aiutarmi a sopperire alla mia inesperienza. Io con il mio atletismo ed entusiasmo potevo integrarmi'. Questa è una società dove ai ragazzi mancano proprio dei modelli e degli esempi. Si parla tanto di modelli e di idoli, ma l'eroe sportivo è quello che alza la Coppa del Mondo, ed è eroe sportivo solo in quel momento. Per il resto della settimana, del mese, dell'anno è il ragazzo che coltiva quotidianamente un sogno con le fatiche dell'allenamento. Questo secondo me è un messaggio bellissimo. Quando andiamo nelle scuole a chiedere ai ragazzi quanti anni aveva (Bergomi, ndr), la media di Beppe diventa di 26 anni. E quando poi gli dici che aveva quattro o cinque anni in più di loro, allora ti guardano straniti. Il messaggio è stupendo: non c'è un'età giusta o sbagliata per prendersi delle responsabilità, a patto che tu abbia lavorato bene". 

VIDEO - BERGOMI: "NAINGGOLAN MEGLIO DI RAFINHA. CANCELO? TROPPO CARO..."

Sezione: News / Data: Lun 11 giugno 2018 alle 23:37 / Fonte: dall'inviato Mattia Todisco
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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