"Il gioco è stata la grande sorpresa dell’Inter di ieri, non i 5 gol alla Samp". Comincia così l'analisi scritta per la Gazzetta dello Sport da Luigi Garlando, che poi fa notare che quello della squadra di Spalletti non è un ritorno alle origini ma uno scatto in avanti che profuma di novità: "Sbagliato dire: è tornata l’Inter dell’andata. No, è sbocciata un’altra cosa. L’Inter dell’andata spremeva il massimo da Icardi e Perisic e poi lo proteggeva con i muscoli, arroccata attorno a Skriniar. Ma la palla saliva poco e male. A Marassi scivolava verso Icardi come in discesa. Perché al posto di uno dei due buttafuori muscolari ora c’è il rieducato Brozovic che ha piedi fini; perché è cresciuto e si propone sempre più spesso il raffinato Cancelo; perché ora c’è Rafinha che si abbassa a costruire e, riempite le gambe di forza, offre un dinamismo oggi proibito a Borja Valero. In un contesto virtuoso anche Gagliardini sbaglia meno. E si è risvegliato Perisic... Nel momento in cui si lamentava della poca qualità, Spalletti l’ha tirata fuori tutta. Gli avessero dato i giocatori promessi in estate e alternative per intercettare la stanchezza di fine andata, oggi l’Inter ragionerebbe d’altro. Ma intanto è quarta, in zona Champions, con una partita da recuperare che potrebbe portarla a +4 sulla Lazio e a un solo punto dalla Roma, terza. Mica poco. (...) Il derby del 4 aprile (sarebbe stato meglio il 25, con San Siro vestito a festa) ne misurerà la consistenza. Si annuncia ghiotto, tra due squadre in crescita, giovani, finalmente degno della citta dei grattacieli di vetro che riflettono il futuro". 

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Sezione: News / Data: Lun 19 marzo 2018 alle 10:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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