Adesso allena lo Shanghai SIPG, ma Sven-Goran Eriksson resta legato all'Italia. Alla Gazzetta dello Sport, il tecnico svedese parla ampiamente di due suoi ex pupilli: Mancini e Mihajlovic​, senza dimenticare Simeone. "Sapevo che Mancini sarebbe diventato un grande allenatore, lui il calcio ce l’ha dentro. Ma anche su Simeone non avevo dubbi per il carisma che aveva (ieri i due si sono calorosamente abbracciati prima della sfida tra le loro squadre, finita 3-0 per l’Atletico, ndr). Di Mihajlovic sinceramente ero un po’ meno convinto. E invece mi sono dovuto ricredere…". 

Mancini e Mihajlovic. Riuscirà almeno uno dei suoi pupilli a spezzare l’egemonia della Juve? 
"Lo auguro a entrambi. E penso che Inter e Milan abbiano ridotto il gap che le ha separate dai bianconeri nelle ultime stagioni. Sì, secondo me possono puntare allo scudetto".

Lo ha detto anche a loro, a Mancio e Sinisa? 
"Con Mihajlovic purtroppo non sono riuscito a parlare perché quando il Milan era qui noi eravamo in trasferta. Con Mancio ci siamo visti. Gli ho detto che deve vincere lo scudetto".

E lui? 
"Mi ha garantito che ci proverà, specie se gli arriverà qualche giocatore che secondo lui ancora manca".

A Mihajlovic cosa avrebbe detto invece? 
"Lo stesso. Se poi in un Milan competitivo arriva pure Ibra…".

Pensa sia possibile? 
"Credo di sì, Ibra è rimasto legato al Milan: un suo ritorno a Milano sarebbe utile sia a lui sia ai rossoneri". 
 

Sezione: News / Data: Mer 05 agosto 2015 alle 09:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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