"Attualmente le strade sono due: si fallisce e si riparte dalla Serie D o rimaniamo in serie B. Nel primo caso ci svincoleremmo tutti e tanti dipendenti andrebbero via. Nel secondo, invece, bisognerebbe ridiscutere i nostri contratti perché il debito sportivo è alto. Difficile pensare che qualcuno sia disposto a prendere la società con 75 milioni di euro, mantenendola nella serie cadetta. Speriamo che questi due mesi ci portino buone notizie". Così Galloppa parla della situazione del Parma per poi chiarire i motivi della posizione presa dalla squadra: "Abbiamo chiesto alle istituzioni che il caso Parma fosse l'esempio da non ripetere. E' vero, abbiamo alzato la voce. Però è servito: qualcosa è stato ottenuto. Il nostro scopo era chiaro: doveva cambiare la situazione perchè qui a Parma è successo qualcosa di inammissibile. Non ci interessano i riconoscimenti che stanno arrivando. Speriamo di aver fatto qualcosa di importante per il calcio italiano", ha concluso Galloppa al microfono di Sky.

Sezione: L'avversario / Data: Sab 28 marzo 2015 alle 18:38
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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