Paulo Turra, ex assistente di Scolari e poi primo allenatore dell’Athletico Paranaense, ha potuto lavorare con Bento Matheus Krepski, portiere sul taccuino dell'Inter e non solo. Intervistato in esclusiva da FcInterNews.it, il tecnico 50enne inquadra l'estremo difensore “Il primo ricordo che ho di lui è quando arrivammo nel 2022, si stava affermando come titolare della squadra. Disputò una grande annata, sia in campionato che in Coppa Libertadores. Si tratta di un ragazzo molto educato, di un grande essere umano, una persona spettacolare”.

Quali sono le migliori caratteristiche di Bento?
“È un portiere molto freddo, che sa stare tra i pali, uno che non vuole essere protagonista a tutti i costi. È rapido, aggressivo, ha un potere di reazione molto efficace. Non è un portiere di quelli: ‘Guarda, sono qui’. È molto tranquillo, un estremo difensore di eccellenza”.

È abile anche nel gioco con i piedi?
“Sì, lo affermo con totale sicurezza. Bento in questo aspetto è migliorato molto. A tal proposito, quando diventai io l’allenatore principale della squadra, gli diedi alcuni suggerimenti, facendolo lavorare molto con lo staff su questo aspetto. Fu un salto molto importante nella sua evoluzione come calciatore, del suo stile di gioco. Oggi Bento è un portiere sicuro con i piedi, ha un buon calcio lungo, un ottimo passaggio corto”.

Pensava che sarebbe potuto arrivare in Nazionale?
“Assolutamente, non ne avevo dubbi. In Brasile esiste una scuola di portieri molto buona. Ero certo che sarebbe stato chiamato e avrebbe avuto la sua opportunità. È successo e ha sfruttato il momento”.

L’Inter lo segue con attenzione. Pensa che sarebbe un buon innesto per i nerazzurri?
“Assolutamente sì, soprattutto per il tipo di gioco che sviluppa Inzaghi. Bento sarebbe un ottimo rinforzo per l’Inter, lo vedrei benissimo nel protocollo nerazzurro creato da Inzaghi, un modello molto interessante e attuale. Bento ovviamente è abile tra i pali, ma pure sicuro con i piedi. Principalmente ha molta forza, gioca la palla con qualità”.

Le piace il gioco dell’Inter?
“Molto. Inzaghi è riuscito a conseguire un modello interessante, mi piace vedere giocare i nerazzurri. E sono sicuro che Bento si inserirebbe al meglio”.

Bento vale i 15-20 milioni richiesti dall’Athletico Paranaense?
“Io non ho la giurisprudenza per parlare del tema economico. Posso dirle però che oggi gioca in un grande club in Brasile. Lui negli ultimi anni è stato il miglior portiere del campionato. L’Athletico Paranaense è un club formatore, capace di formare calciatori giovani e forti. Come Bento, che piace all’Inter come ad altri top club europei. Quindi affermo che chi lo prende fa un affare, varrà i soldi spesi per lui”.

Può essere paragonato a Julio Cesar?
“Julio Cesar è di un’altra epoca, Bento è più tranquillo. Lo paragonerei di più a Taffarel. Poi chiaro, allora non si giocava molto con i piedi, anche se Taffarel era forte in questo aspetto. Per la postura del gioco e la tranquillità, la referenza è Taffarel”.

Pensa saranno gli ultimi mesi di Bento in Brasile?
“L’Atheltico è un club stabile finanziariamente, non ha problemi economici, le sue strutture non hanno nulla da invidiare a quelle europee, lo stesso vale per lo stadio. La società non deve vendere per forza giocatori. Quindi non sarà facile acquistarlo. Bento avrà un valore importante. Ma ripeto, visto che è giovane e forte sarà un grande investimento”.

In casa l’Athletico ha però già il sostituto.
“Sì, Leo Linck è il suo successore e pure lui sarà un grande portiere. C’è anche Mycael, portiere del Brasile Under 20. Il club non avrà problemi in porta per i prossimi 10 anni”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 10 aprile 2024 alle 14:20
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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