C'è chi lo aveva confinato nel ruolo del più classico mediano interditore, chi lo aveva già bocciato perché retrocesso nella serie B inglese con il Cardiff. Dopo un Mondiale super con il Cile Gary Medel ha smentito tutti anche in Italia e dopo aver già fatto innamorare Mazzarri ha conquistato Mancini che, sebbene si sia trovato a gestire una rosa forgiata da e per il suo predecessore, non ha voluto mai fare a meno del Pitbull, arrivato a Milano lo scorso agosto per 8 milioni di euro. Soldi ben spesi dirà chi di calcio se ne intende, perché Medel ha fatto vedere di che pasta è fatto in questi primi sette mesi a San Siro. La media voto altissima e i numeri delle sue prestazioni in crescendo possono confermarlo.

L'ERRORE (QUASI) FATALE - Al 'pronti via' di Roberto Mancini sulla panchina dell'Inter il cileno è costretto a saltare per squalifica il suo primo derby italiano con il Milan, causa espulsione rimediata due settimane prima nel 2-2 casalingo con il Verona che era costato l'esonero a Mazzarri. Dopo lo 0-0 con i rossoneri arriva l'esordio con il nuovo tecnico nella debacle dell'Olimpico contro la Roma in cui i nerazzurri soccombono 4-2 per i soliti scriccolii difensivi. Il filtro e la difesa sono da rivedere, così dopo l'altro ko con l'Udinese e il successo con il Chievo, Mancio prosegue gli esperimenti tenendo a riposo il Pitbull nel match contro la Lazio. Senza Medel il primo tempo è consegnato in mano ai biancocelesti, il tecnico rivede il suo errore al 45' e inserisce il cileno alla ripresa. La mossa si rivelerà vincente, visto che l'Inter ritrova compattezza ed equilibrio, riuscendo a riacciuffare il pari dopo l'uno-due di Anderson.

NUMERI DA DIFENSORE - Dal pareggio interno contro la squadra di Pioli Mancini decide di far sempre affidamento sul numero 18 interista, divenuto perno intoccabile del congegno a centrocampo. I numeri aggiornati alla 28esima giornata sono da vero e proprio leader difensivo: nella classifica dei giocatori con più palle recuperate Medel occupa la ventiduesima posizione, primo centrocampista del campionato in mezzo a una moltitudine di difensori. 446 i palloni catturati in 26 presenze (due saltate per squalifica), davanti a lui dei nerazzurri solo i due centrali Ranocchia e Juan Jesus, rispettivamente 17esimo e 21esimo con 471 e 456 palle recuperate.

CATTURAPALLONI E NON SOLO - Ma il Pitbull non sa solo mordere. La dote che ha stupito anche Mancini e che lo ha spinto a concentrarsi su altre zone nevralgiche del campo nel mercato di gennaio è quella di intessitore della manovra sin dalle retrovie. Una qualità che il tecnico considera fondamentale già nei difensori e che ritiene indispensabile in mediana, lì dove nascono le prime idee che possono trasformare l'azione da difensiva in offensiva. Tutto questo è Gary Medel. Con una percentuale di 74 passaggi a partita e con un successo del 91,1% di questi (dati WhoScored.com), il cileno è cresciuto gara dopo gara, migliorando addirittura i suoi precedenti record con le maglie di Siviglia e Cardiff. Le ultime prove nonostante i soli 171 cm sono da 'colosso' ma anche da primo orchestratore in mediana. E Mancini finalmente può godere di ciò che all'inizio era nascosto e che inizia a essere chiaro a tutti.

Sezione: Copertina / Data: Sab 28 marzo 2015 alle 14:46
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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