Tra passato, presente e futuro, Diego Milito si confessa ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, partendo da un'analisi del momento attuale dei nerazzurri, reduci da un avvio di stagione deludente e il cambio in panchina: "Un po' mi dispiace per Mazzarri - dice l'argentino -. Nel calcio comandano i risultati e la verità è che l’Inter non stava ottenendo buoni risultati in questo ultimo periodo d’inizio stagione. E spiacevolmente per gli allenatori è qualcosa di logico, fa parte di questo sport". L'Inter riparte da Roberto Mancini: "Credo che sia l’allenatore adatto per questo momento, conosce l’ambiente e sa bene cos’è l’Inter. Ha vinto con questo club e non ho alcun dubbio che sia la persona giusta per portare l’Inter in alto".

Svolta epocale in società con l'addio di Massimo Moratti: "È vero - ammette Milito - e mi dispiace. È stato un presidente unico per il club, per la passione che aveva, per quello che significava lui per l’Inter. Ci ha dato molto. Per tutti quelli che sono stati all’Inter era come un padre. E a dire la verità sempre mancherà una persona come lui". Dall'ex patron il club è passato nelle mani di Erick Thohir: "Sinceramente non lo conosco molto, non ho avuto la possibilità di parlarci. La mia prima impressione è buona, credo che stia cercando di fare il meglio per il club, bisogna dargli fiducia. È una questione di tempo per tutto il processo di 'ristrutturazione' che sta facendo. È normale che sostituire un presidente come Moratti non è facile, non è semplice un cambiamento del genere. Ma credo che Thohir abbia delle buone idee".

Tra le mosse dell'indonesiano quella di promuovere Javier Zanetti vicepresidente. È Pupi l'uomo del futuro? "Speriamo che segni la storia del club come dirigente - afferma Milito -. Già lo ha fatto come giocatore. Tutti sanno del bel rapporto che ho con lui, è un amico. Ha fatto tutto per essere un mito del calcio, non solo italiano ma anche mondiale. Lo dice il suo palmares, i suoi record e lui come persona. Non ho alcun dubbio sul fatto che farà bene anche da dirigente e ottenere gli stessi risultati che ha ottenuto da giocatore".

Capitolo argentini: si sente l’assenza di Milito, Cambiasso, Samuel e Zanetti? "Non so se mancano gli argentini all’Inter, anche perché non sono lì a vivere ogni istante adesso. Credo che l’Inter abbia un buon gruppo, una buona squadra. E’ vero che ce ne siamo andati noi quattro, calciatori lì da tanto tempo. Ed è altrettanto vero che l’Inter si caratterizza sempre per i suoi giocatori argentini. Anche i ragazzi presenti in rosa oggi stanno facendo le cose per bene. E speriamo che anche loro riescano a dare all’Inter tutto quello che abbiamo dato noi".

Chiusura sulle memorie nerazzurre del Principe: "I miei ricordi? Ottimi. Ovviamente il Triplete, qualcosa di unico che resterà impresso nella storia. Siamo stati i primi a conquistarlo in Italia e uno dei pochi club al mondo ad avere la fortuna di ottenerlo. Mi sento orgoglioso di far parte di quel gruppo che ha ottenuto una cosa così importante. uno dei ricordi più belli che porto nel cuore".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 19 novembre 2014 alle 22:50
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
vedi letture
Print