Il fantasma di Calciopoli torna ad aleggiare sul campionato di calcio di Serie A e sotto la lente d'ingrandimento finiscono di nuovo Juventus e Fiorentina. E il pericolo per i due club è grande: si prospetta l'accusa di falso in bilancio proprio in relazione allo scandalo che scoppiò in Italia ormai dieci anni fa.

La gravità della situazione per bianconeri e viola viene portata a galla dal Fatto Quotidiano, che oggi spiega per filo e per segno cause e conseguenze di questo allarme. Tutto nasce dalla richiesta di risarcimento da parte di Victoria 2000 srl (all'epoca dei fatti proprietaria del Bologna con Giuseppe Gazzoni Frascara presidente), che ha depositato a luglio una denuncia pesante contro i dirigenti viola per il mancato accantonamento nel bilancio chiuso il 31 dicembre 2015 della somma che la Fiorentina potrebbe dover corrispondere a titolo di risarcimento danni alle 'vittime' di Calciopoli, esattamente come la Juventus e delle persone fisiche indicate dalla Corte di Cassazione (a partire da Luciano Moggi, ovviamente). Soggetti che la Corte, lo scorso 23 maggio 2015, ha riconosciuto parti lese di Calciopoli: Atalanta, Bologna, Brescia, Figc e Victoria 2000.

Tanto la Fiorentina quanto la Juventus, come riferisce il Fatto Quotidiano, non hanno però provveduto all'accantonamento di tali somme, anche perché sarebbero state ammissioni di colpa (sebbene il club torinese, fino alle relazioni finanziarie del 2014, contemplava per iscritto tale eventualità, specificando come i risarcimenti sarebbero potuti essere di "rilevante ammontare"). Invece, entrambi i club rigettano ancora oggi le accuse e non ritengono di dover nulla ai soggetti in questioni, nonostante ormai – dopo dieci lunghi anni di processi – i fatti siano stati chiariti, così come chiaro e incontrovertibile è il quadro tra chi furono le vittime e chi i carnefici. "La verità è che il tempo delle boutade e delle fanfaronate su Calciopoli è finito – si legge sul Fatto Quotidiano –. Lo certificano la bocciatura del ricorso da 444 milioni della Juve al Tar e le sentenze, definitive e inappellabili, della Corte di Cassazione".

In particolare, sulla Juventus pende già una doppia richiesta di risarcimento: una della società Victoria 2000 presso la Corte d'appello di Napoli e una di Gazzoni Frascara presso il tribunale di Roma, per un totale di 113 milioni. "Per la cronaca: il mancato accantonamento in bilancio di somme destinate ai risarcimenti di Calciopoli si configura, per la giustizia sportiva, come vero e proprio illecito amministrativo: risulterebbe irregolare, per Fiorentina e Juventus, persino l'iscrizione al campionato", viene spiegato. Le sanzioni, di norma, vanno da 1 a più punti di penalizzazione fino alla retrocessione per gli illeciti più gravi. E negli ultimi anni, di questi esempi ne abbiamo a decine: Parma, Siena, Brescia...

Il Fatto Quotidiano chiosa: "La Juventus è liberissima di spendere 90 milioni per Higuain e di darsi alla collezione degli scudetti; ma se prima non ha messo da parte i milioni per risarcire le vittime di Moggi e Giraudo, come i giudici hanno stabilito, commette un reato. Fare utili di bilancio e acquistare il fior fiore dei campioni è troppo facile, altrimenti. Col trucco sono capaci tutti".  

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 15 ottobre 2016 alle 11:09 / Fonte: Il Fatto Quotidiano
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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