Si è parlato a lungo di un possibile gelo nei rapporti tra l'ex numero uno nerazzurro Massimo Moratti e il nuovo presidente dell'Inter Erick Thohir. Mai come questa estate, Moratti è rimasto ai margini dopo aver ceduto all'indonesiano il 70% della società. Nessuna amichevole, nessuna visita a Pinzolo o alla Pinetina, tanto che qualcuno ha iniziato a pensare che questa assenza possa essere il preludio alla dismissione anche del 30% rimasto in mano a Moratti. Ma in realtà il presidente onorario di Corso Vittorio Emanuele non è così distante come sembra. Le telefonate con Thohir sono abbastanza frequenti, anche se è chiaro che il petroliere e il non concordano ogni scelta societaria. Tuttavia i due si sentono per le decisioni di fondo (ad esempio, non discutono ogni acquisto di mercato, ma lo farebbero nel caso di un'operazione particolarmente onerosa). E anche altri nuovi manager sentono il bisogno di consultarsi per avere chiarimenti sul mondo Inter prima di compiere alcuni movimenti. 

Ovviamente ci sono stati dei disaccordi, come nel caso dell'allontanamento di tutti gli argentini protagonisti del Triplete del 2010 ma anche di movimenti interni al club (l'accordo siglato con Infront, società giudicata vicina all'universo Mediaset e dunque al Milan). Anche l’adesione alla candidatura di Carlo Tavecchio al vertice Figc ha consegnato un riallineamento dell’Inter al palazzo del nostro calcio, qualcosa di insolito per una società storicamente anti-sistema (m su questo punto è probabile che Moratti non fosse completamente contrario). Poi ci sono stati anche impegni extra-calcistici a tenere lontano Moratti dall’Inter: la Saras deve difendersi dalla crisi del settore della raffinazione e sta affrontando le novità determinate dalla convivenza con i nuovi soci, i russi di Rosneft.

"Senza dimenticare che se presenziasse ad amichevoli o allenamenti in ritiro Moratti dovrebbe rispondere alle domande di cronisti e curiosi. Ma adesso la sua parola non può più valere per tutta la società. Così farsi vedere meno è anche una questione di rispetto nei confronti di Thohir. E se ci sarà un’ulteriore diminuzione della quota di Moratti nell’azionariato dell’Inter non avverrà con la cessione del 30%. Al massimo potrebbe verificarsi un processo più lungo con l’eventuale mancata sottoscrizione di futuri aumenti di capitale che porterebbe alla diluizione della presenza dell’ex n. 1. Ma con la ripresa del campionato l’ex presidente tornerà a vedere l’Inter a San Siro. E in quel momento a tanti tifosi sembrerà di tornare alla normalità", si legge su Tuttosport.

Sezione: Focus / Data: Sab 23 agosto 2014 alle 08:42 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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