La finale. Tutto in 90 minuti. Inter e Lazio si giocano l'accesso alla prossima Champions League nello scontro diretto che capita proprio all'ultima giornata di campionato. Dopo lo scivolone nerazzurro con il Sassuolo e il pari laziale a Crotone, la situazione è rimasta pressoché invariata: la squadra di Simone Inzaghi mantiene un vantaggio di 3 lunghezze sui rivali e può contare su due risultati su tre. Ma in caso di vittoria, saranno gli uomini di Luciano Spalletti a sorridere grazie agli scontri diretti dopo lo 0-0 dell'andata. Per l'Inter, una sorta di resurrezione: sabato sera tutto sembrava svanito, ora invece il destino è ancora da scrivere. E il fattore psicologico potrebbe pesare eccome sull'economia del match dell'Olimpico.

LA TATTICA – Spalletti ritrova Gagliardini, ma difficilmente l'azzurro sarà in campo dall'inizio. La forma non è al massimo e nella partita occorre avere gente che stia più che bene fisicamente. Per questo motivo tutti gli indizi portano a Vecino, ancora in vantaggio su Borja Valero. In difesa, rispetto alle ultime due uscite, riecco Miranda: lui sì recuperato totalmente dopo il fastidio accusato nel riscaldamento pre-gara di Udine. Per il resto, solito 4-2-3-1 e soliti noti, con Candreva-Rafinha-Perisic alle spalle di Icardi. Chiavi della manovra affidate ancora a Brozovic.

GLI AVVERSARI – Inzaghi ha fatto di tutto e alla fine è riuscito a recuperare Immobile. Un reintegro in gruppo a tempo di record: l'attaccante sarà in campo dall'inizio, anche se chiaramente non potrà essere al massimo della condizione. Qualche rischio di ricaduta c'è, ma evidentemente - vista la posta in palio - in casa biancoceleste sono disposti a tutto. Alla fine, quindi, a marcare visita saranno Parolo e Luis Alberto. Dal 1' anche De Vrij, nonostante sia virtualmente già un giocatore nerazzurro: l'olandese ci tiene e ha convinto Inzaghi a mandarlo in campo. 

DOVE COLPIRE – Se con 87 gol segnati l'attacco laziale è il migliore della Serie A (seconda la Juve che ieri ha chiuso a 86), la fase difensiva ha denotato buchi evidenti per tutto l'arco della stagione. Con ben 46 reti al passivo, la porta di Strakosha è l'undicesima più perforata in campionato. Un dato frutto dell'atteggiamento molto offensivo della squadra di Inzaghi, ma anche di una qualità-media non eccelsa degli interpreti. Ad eccezione di De Vrij, infatti, troppo spesso i difensori biancocelesti sono protagonisti di amnesie e letture errate. Toccherà a Icardi e soci approfittare delle palle-gol che capiteranno a tiro, al cospetto di un comparto che può soffrire sia le imbucate centrali che gli inserimenti dalle fasce.

OCCHI PUNTATI SU... – Handanovic. Il portiere sloveno, rispetto alle altre stagione, ha potuto godere di una difesa di ferro che gli ha consentito di raccogliere appena 28 palloni in fondo al sacco. In un match che si preannuncia teso ed equilibrato, mantenere la porta imbattuta potrebbe fare la vera differenza. Il buon Samir, peraltro, qualcosa deve farsi perdonare, come ad esempio i tre gol subiti dalla Juventus. Per lui, che tra le altre cose è un ex, una serata cruciale: la Champions tanto rincorsa è lì e il raggiungimento del quarto posto passerà anche dalle sue parate. 

 

PROBABILI FORMAZIONI:

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Luiz Felipe, De Vrij, Radu; Marusic, Murgia, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Felipe Anderson; Immobile.
Panchina: Vargic, Guerrieri, Wallace, Bastos, Caceres, Basta, Patric, Lukaku, Di Gennaro, Nani, Caicedo.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Parolo, Luis Alberto.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D'Ambrosio; Vecino, Brozovic; Candreva, Rafinha, Perisic; Icardi.
Panchina: Padelli, Berni, Ranocchia, Lisandro Lopez, Santon, Dalbert, Gagliardini, Borja Valero, Karamoh, Eder, Pinamonti.
Allenatore: Spalletti.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: nessuno.

ARBITRO: Rocchi.
Assistenti: Di Liberatore e Di Fiore.
Var: Irrati (Vuoto).
Quarto uomo: Guida.

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Sezione: Focus / Data: Dom 20 maggio 2018 alle 10:40
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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