Fresco di trionfo con il Racing Avellaneda, l’ex attaccante dell’Inter Diego Milito si racconta ai microfoni del Corriere dello Sport: “Vincere un campionato a 35 anni è una sensazione bellissima. Con questa maglia avevo già vinto nel 2001, ma allora avevo 22 anni. Questa volta è stato tutto incredibile e inaspettato perché non era facile arrivare primi: eravamo una squadra completamente rinnovata e c’erano da sistemare molte cose. Il rischio di dover aspettare un po’ prima che tutto girasse per il verso giusto era concreto e invece... Sono contento del mio rendimento soprattutto perché ho dimostrato di star bene. Era quello il mio obiettivo”. 

Lo scorso anno all’Inter invece cosa è successo? “Ho giocato poco e non ho trovato molto spazio. Venivo da un infortunio e volevo dimostrare di poter essere ancora utile, ma non sempre è stato possibile aiutare la squadra in campo. Quest’anno sono tornato a casa e non mi sono fatto sfuggire una simile opportunità. Adesso ho solo una gran voglia di andare in vacanza perché sono stanchissimo”. 

Moratti parlando con i giornalisti lunedì ha detto: ‘Milito è fantastico. Non sarebbe stato male se fosse rimasto a Milano’. “Mi vuole bene e anch’io gliene voglio. Sapete tutti del rapporto che abbiamo e lo ringrazierò per sempre. Lui ha permesso all’Inter di vincere tutto e per noi è stato come un padre”. 

Nel frattempo l’Inter la seguirà in tv. “Guardo tutte le partite che posso e sono fiducioso sul futuro nerazzurro: è un periodo di ricostruzione e con tanti cambiamenti è normale che serva tempo per mettere tutto a posto, ma il ritorno di Mancini è una garanzia”. 

La scelta di Thohir di riportarlo alla Pinetina, dunque, si rivelerà giusta? “È l’uomo adatto per questo momento storico dell’Inter perché conosce la piazza e ovunque ha lavorato ha conquistato trofei. E’ stato lui a costruire l’Inter capace di vincere tutto e sa come fare per ripetersi”. 

Pensa che i nerazzurri possano arrivare al terzo posto? “L’Inter ha una buona squadra ed è a 6 punti della qualificazione alla prossima Champions League che è l’obiettivo di quest’anno. Rimango convinto che farà un buon campionato se i ragazzi non perderanno fiducia nei loro mezzi”. 

Utili per tenere alta l’autostima possono essere le parole del vice presidente Zanetti, uno che sa come si vince. “Javier è contento del suo ruolo e di quello che sta facendo. Tutti sanno ciò che lui significa per l’Inter: una persona così onesta e capace può far solo bene”. 

Preoccupato dall’astinenza sottoporta di Palacio che non ha va in rete da oltre 7 mesi? “È solo una questione di tempo e tornerà il giocatore fantastico che in carriera ha sempre fatto gol. La passata stagione se abbiamo centrato l’Europa League gran parte del merito è sua e comunque anche se non segna sa essere importante per la sua formazione”. 

Perché Mazzarri ha fallito all’Inter? “I risultati non sono stati quelli attesi, ma con lui ho avuto un rapporto corretto e normale. Ci siamo sempre detti tutto in faccia”. 

Molto del merito di quelle imprese è stato del Principe del Triplete, Diego Milito, in rete nella finale di Coppa Italia, nel match decisivo in campionato a Siena e due volte nella finale di Champions League al Bernabeu. “La notte di Madrid è stata perfetta per tutti e abbiamo regalato a Moratti e a tutti gli interisti il sogno che aspettavano da tanto tempo. Quella partita contro il Bayern Monaco la ricorderò per sempre”. 

Quattro anni fa, invece, con l’Inter era sul gradino più alto del mondo. “Il Mondiale per club è stato un titolo bellissimo, quello che ci ha permesso di chiudere il cerchio e di coronare un 2010 da sogno”. 

Grazie ai suoi 75 gol in 171 presenze Milito è sempre nei cuori dei tifosi nerazzurri. “La gente con me è sempre stata carina e sono grato a tutti per quello che mi hanno dato quando segnavo, ma soprattutto quando non segnavo ed ero infortunato. Certe cose non le dimentico”. 

Ha qualche rimpianto se ripensa ai suoi anni interisti? “Nessuno. Ho vinto e mi sono tolto parecchie soddisfazioni. Per tutta la vita sarò interista”. 

Inter e Genoa a braccetto in Europa: è possibile? “Spero Inter seconda e Genoa terzo, ma è difficile perché Juve e Roma sono irraggiungibili”.

Sezione: Focus / Data: Sab 20 dicembre 2014 alle 08:14 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print