"C’è qualcosa di fortemente simbolico nel fatto che la gara che potrebbe proiettare l’Inter in testa da sola, la trasferta di oggi a Crotone, corrisponda al punto più basso della caduta nerazzurra nel torneo scorso. È il segno marcato di un cambio di stagione già percepito nelle tre partite giocate fin qui, ma bisognoso di una dimostrazione ulteriore nel luogo in cui a primavera anche gli ultimi nodi vennero al pettine". La riflessione è di Paolo Condò sulla Gazzetta dello Sport. "Lo scorso aprile a Crotone l’Inter suscitò pena negli osservatori e rabbia nei tifosi perché al di là di ogni deficienza tattica l’assenza di una dignitosa motivazione spiegò quanto sarebbe stato amaro il finale di campionato - si legge -. Il fatto che nella formazione di oggi resista più di metà degli spettri in campo allora certifica come la qualità complessiva della rosa fosse notevole già l’anno scorso. Mancavano i bypass in grado di collegare i talenti in modo fluido e autorevole: l’aumento della fluidità si è già visto, Crotone darà una risposta sull’autorevolezza. Non vinci in quello stadio, che a primavera fu il talismano della grande rimonta dei Nicola-boys, se non l’affronti con la personalità di chi guarda lontano". 

"Il tecnico può serenamente esaltare il tanto di buono che ha trovato in rosa - le parole dolci nei confronti dei giocatori fluiscono a un ritmo inedito per lui, in passato spesso franco ai limiti della durezza - perché il ricordo del male è in qualche modo custodito dalla gente che oggi va allo stadio ben disposta, ma che certe figuracce le ha archiviate, non dimenticate - spiega Condò -. I giocatori se lo sentono addosso, questo sguardo affettuoso ma ancora guardingo. Spalletti per loro è innanzitutto un mezzo per rimontare il passato, e il fatto che questa rincorsa sia partita bene sta per innescare - o magari è già successo - il circuito virtuoso di fiducia e risultati. L’Inter vuole andare in testa da sola oggi, e in prospettiva vuole arrivare al derby a punteggio pieno. Da un mese diciamo che Juve e Napoli sono candidate riconosciute allo scudetto, e che il giudizio sulle altre grandi è in via di definizione; ecco, di qui a un mese potrebbe essere rilasciata una terza patente. Nerazzurra".

Sezione: Focus / Data: Sab 16 settembre 2017 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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