Idolo indiscusso dei tifosi interisti dei primi anni ’90. Attaccante micidiale, maestro delle punizioni. Ruben Sosa Ardaiz è entrato di diritto nel cuore di tutti i nerazzurri La punta uruguaiana, in esclusiva per FcInterNews.it, ricorda i derby contro i cugini rossoneri e analizza la momentanea situazione della Beneamata.

Se dico derby, qual è la prima cosa che le viene in mente?
“La partita del girone di ritorno dell’annata 92/93. Finì 1-1. È stata una gara bellissima. Per noi segnò Berti su mio assist. Per i nostri avversari Gullit all’84esimo. Terminammo la stagione al secondo posto, proprio dietro al Milan. Ma sono convinto che se avessimo vinto quel match avremmo conquistato lo scudetto. Peccato, ci è mancato davvero poco. Diciamo un pizzico di fortuna”.

Ne ha giocate parecchie di partite di questo tipo comunque.
“Per me vincere il derby era come vincere uno scudetto. Lo stesso si poteva dire per i tifosi. Io ero uno di loro che però aveva la possibilità di scendere in campo”.

Il suo era un legame stretto con la tifoseria.
“È vero. Faccio un esempio. Per me la punizione era come un rigore. Più lontano la fischiavano, meglio era. Partivo insieme ai vari ‘ooooooh’ del pubblico amico e spesso la palla gonfiava la rete. I tifosi mi portavano a tirare con quella forza e quella convinzione. Lo stadio era sempre pieno. Un’emozione unica”.

Vede analogie tra la sua Inter e quella attuale?
“Se giochi nell’Inter per forza devi vincere qualcosa, o almeno provarci, ogni stagione. Noi abbiamo conquistato una Coppa Uefa difficilissima e bellissima. Eravamo un gruppo stupendo, di giocatori top e grandi uomini. Base italiana e stranieri di alto livello. Ferri era una bestia dietro, Zenga fortissimo. Non dimentichiamo i vari Jonk, Shalimov o Bergkamp. L’Inter di Moratti era un’Inter vincente. Mi auguro che adesso possa tornare presto alla vittoria di una competizione di prestigio”.

Chi è può essere l’uomo derby?
“Icardi. L’Inter deve credere in lui, si tratta di un bomber su cui puntare. È arrivato il suo momento. Da ragazzo è diventato uomo. Può esplodere ancora di più di quanto fatto. Ecco perché io non lo cederei neanche nella prossima stagione…”.

Mi fa un pronostico su questa partita…
“Vinciamo 1-0. E segniamo all’ultimo minuto di gioco. Da Montevideo mando un messaggio agli hermanos nerazzurri: ‘Forza Inter!’”.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 01 marzo 2018 alle 11:10
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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