Nel giorno in cui il buon Nicchi, con ingenua sincerità, istituzionalizza e ratifica sin da subito eventuali condotte anti-inter dei fischietti Italiani (a memoria, mai era successo che il capo dei giudici accusasse senza mezzi termini un club, quasi che non presenziare alle riunioni possa legittimare arbitraggi sfavorevoli), l'Inter si ritrova a dovere preparare la partita delle partite. Juventus-Inter cade come meglio non poteva cadere per media, arbitri, tifosi di tutta italia tranne che della Beneamata e appassionati di tutta italia tranne che della Beneamata.

Juventus-Inter cade dopo che le acerrime rivali hanno trattato uno scambio di mercato sanguinoso, dopo che questo scambio è saltato, dopo che ancora più sanguinose sono state le conferenze post trattativa e, ancora, dopo che l'Inter ha annoiato tutti contro l'ultima in classifica e la Juventus è reduce da una sconfitta in coppa Italia e un pareggio in campionato.

Juventus-Inter cade nel momento giusto, insomma. Nemmeno uno sceneggiatore di professione avrebbe potuto fare di meglio ma, si sa, dove non arrivano gli sceneggiatori, arriva il calendario di serie A. Il momento sarebbe giusto per tutti, tranne che per l'Inter e gli interisti, all'apparenza. Già, all'apparenza, perché le cose non stanno poi esattamente così. Il momento giusto può esserlo anche per i nerazzurri: può esserlo perché, per la legge dei grandi numeri, prima o dopo la serie senza vittorie dovrà pur finire, può esserlo perché ci sono comunque novanta minuti da giocare, può esserlo perché certe partite caricano anche i nostri.

E poi ancora, può esserlo perché, di fatto, gli altri potrebbero avere il fiato sul collo di una Roma affamata, può esserlo perché i risultati a disposizione dell'Inter paradossalmente sono due, può esserlo, infine, perché San Siro è lontano e, se bisogna credere al mister, allora qualche vantaggio dovremmo pur trarlo. Non è inguaribile ottimismo, tant'è che il momento potrebbe essere giusto anche in caso di sconfitta: mediaticamente, infatti, i soloni del giornalismo sportivo avrebbero poco da dire contro un'Inter già in grande difficoltà. Sarà bene allora giocarsela come meglio si può, alla pari in ogni senso, tirando alla fine le somme di una partita che, in ogni caso, non potrà essere ricordata come un trionfo da nessuno, men che meno da chi si atteggia ad ammazzacampionato, non riuscendoci nemmeno così bene peraltro.

Nel frattempo, si spera che sia il momento giusto anche per il primo colpo di mercato di Thohir, per il primo gol di Milito dal rientro o per la prima vittoria dell'anno. Stop. Sperare pure che possa essere il momento del primo rigore concesso a favore dell'Inter dai Nicchi-boys, in effetti, pare troppo.

Giancarlo De Cata

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 27 gennaio 2014 alle 17:52
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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