Negli anni 90, qualcuno ricorderà, tra i giochi di calcio per console più popolari figurava ‘Sensible Soccer’, un semi-manageriale assai in voga tra i possessori di Amiga 500, uno degli antenati delle varie PlayStation e Xbox 360. Dando un’occhiata ai game che il mercato offre oggi e avventurandosi in un confronto, 'Sensible Soccer' sembra proprio preistoria. Il joystick guidava degli omini a bassissima definizione che venivano predisposti tatticamente dal giocatore, ovviamente con l’obiettivo di trovare il gol con tiri a effetto (sempre gli stessi). Il bello però non era il lato ‘agonistico’, ma quello manageriale, che permetteva di gestire e allenare le squadre reali di allora, cercando di raggiungere vari obiettivi nell’arco degli anni. Ecco, ‘sensible’ in italiano si traduce con ‘saggio’. E non a caso per vincere era necessaria una gestione saggia della propria squadra, sia tecnico-tattica sia sul mercato.

È un concetto sempre verde, questo, che l’Inter ha abbracciato da un paio di stagioni e non abbandonerà neanche in vista della prossima. ‘Saggio’ è l’aggettivo utilizzato da Moratti per etichettare il mercato estivo dell’Inter, parola che ha ovviamente scatenato malumori tra i tifosi nerazzurri. L’interpretazione, ovviamente, è stata quella negativa, che vuole una società ‘disimpegnata’ sul fronte acquisti, intenzionata a mantenere un profilo basso e a non svenarsi sul mercato. Idea credibile, alla luce di questo primo scorcio di calciomercato che vede i nerazzurri, apparentemente, piuttosto fermi, con l’arrivo del solo Palacio e l’enorme difficoltà a concretizzare altre operazioni.

Una dannazione per il tifoso che vuole tutto e subito, anche perché si ritiene in forte credito nei confronti della società del post-Triplete. Personalmente, ritengo sia vero che ad oggi la dirigenza non abbia concluso molto, soprattutto perché incapace di ‘liberarsi’ di ingaggi pesanti che le frenano la campagna acquisti. Bisogna trovare sistemazione a gente ormai considerata di troppo, altrimenti i fondi per acquistare i sostituti non sussistono. Legge del mercato moderno, si spende quanto si guadagna, visto che non transitano sceicchi dalle parti di Corso Vittorio Emanuele. Però sarebbe comunque gradita un po' di aggressività, perché le prede succulente piacciono a tanti e finora in troppe ci sono sfuggite. Diamoci una mossa, anche per il tifoso deluso.

Tanti, troppi i giocatori a lungo in orbita nerazzurra ma mai realmente vicini. Il solo Lavezzi è stato a un passo dall’Inter, prima che Leonardo arrivasse con una vagonata di soldi. Ora persino Destro, dato per rientrante certo, rischia di andare dritto a Roma, e non, banalmente, perché tutte le strade portano verso la Capitale. Mi guardo intorno, in Italia (all’estero non c’è confronto, ahinoi), e vedo solo la Juve particolarmente attiva sul mercato. Hanno i soldi da spendere, buon per loro. Non devono piazzare ingaggi pesanti, problema che abbiamo noi. Però mi consolo realizzando che il nostro pressing ha costretto i bianconeri a sborsare 11 milioni per acquistare un giocatore già suo.

Né il Milan sta facendo meglio, visto che sta spacciando la conferma di Thiago Silva come il colpo di mercato estivo, soffocando sul nascere il malcontento dei tifosi. Strategie. Poi Roma e Napoli, anch’esse ferme in attesa di qualche buon affare. L’Inter non sta facendo meglio, ci mancherebbe. Ha perso troppe occasioni e conta troppo sulle contropartite, in un contesto in cui solo i soldi fanno la differenza. Ma non voglio sparare sentenze già il 19 giugno (sarebbe facile e ingiusto), tecnicamente ci sono più di 2 mesi di campagna acquisti per rinforzare la rosa. Dal 31 agosto potremo scatenarci, io per primo. E non voglio interpretare in modo negativo il termine ‘saggio’, preferisco aspettare prima di esprimermi. Dopotutto, giocando a ‘Sensible Soccer’ ho trascorso dei pomeriggi indimenticabili.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Mar 19 giugno 2012 alle 19:00
Autore: Fabio Costantino
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