Si è tenuta stamane allo stadio "Giuseppe Meazza", in San Siro, la conferenza stampa del nerazzurro Thiago Motta, organizzata dal suo sponsor tecnico personale, durante la quale è stato precisato che il calciatore devolverà l'incasso della sponsorizzazione all'Istituto brasiliano Esporte&Educaçao, creato dall'ex pallavolista Ana Beatriz Moser, che dal 2001 si occupa in Brasile di attività socio-educative attraverso la promozione della pratica sportiva con i bambini. "Ci siamo conosciuti - ha raccontato il centrocampista - e mi è piaciuta molto la sua iniziativa".

Thiago Motta ha poi parlato di argomenti di stretta attualità nerazzurra, a partire dalla sua condizione personale e dalla vittoria di ieri contro il Palermo: "Mi sento sempre meglio, mi aiuta tantissimo il lavoro personalizzato che sto facendo con il preparatore e il medico; credo che continuando così potrò giocare sempre meglio e sempre di più. Ieri abbiamo fatto una partita da Inter: siamo andati sotto di due gol, ma stavamo giocando bene. Nell'intervallo il mister ha cambiato le cose che non andavano benissimo, così siamo entrati in campo per un secondo tempo bellissimo, sia a livello mentale sia calcistico, e non era facile perché il Palermo è una grande squadra. Siamo contenti di avere con noi Pazzini, ieri ha dato alla squadra la possibilità di cambiare la partita. Lo abbiamo accolto bene, è un bravo ragazzo, ha messo molto anche del suo, per questo siamo contenti. La partita è cambiata sul rigore parato da Julio: ero a terra, lui è venuto da me e mi ha detto 'alzati che il rigore lo paro io'. Ho sbagliato perché volevo uscire dall'area giocando il pallone, ho sbagliato per una frazione di secondo... Avrei dovuto buttarla fuori, ma il mio calcio è quello di giocare sempre la palla. Davanti alla difesa ho giocato tante volte, soprattutto a Barcellona, sia con un compagno sia da solo: mi piace moltissimo perché anche la fase difensiva è più semplice, soprattutto contro gli avversari veloci. È stato Leonardo a propormi questo ruolo, gli ho detto che per me andava bene, ma lui sa che posso giocare in qualsiasi ruolo per aiutare la squadra".

Al centrocampista nerazzurro è poi stato chiesto se fosse in attesa di una chiamata da parte del ct Cesare Prandelli: "Tante volte ho detto che mi farebbe piacere, ma resto con i piedi per terra. Ho avuto tante gioie dal calcio, ma questa sarebbe una delle gioie migliori. È vero che sono nato in Brasile, ma la mia famiglia è italiana, sono arrivato in Europa giovane e l'Italia mi ha cambiato la carriera, da quando sono in Italia vivo il calcio con più gioia. Giocherò con una sola nazionale, l'Italia se mi chiamerà, altrimenti giocherò solo per l'Inter".

"Leonardo - prosegue poi Motta tornando sui temi di casa Inter - è arrivato al momento giusto, con la sua umiltà, con la sua intelligenza, con il suo credo. Quando è arrivato ci serviva qualcosa, anche con l'entusiasmo con il quale vive il calcio. Stiamo tornando l'Inter che vuole vincere e che gioca il suo calcio. Gli obiettivi sono gli stessi della passata stagione, cercando di arrivare più vicino alla vittoria. José Mourinho? Ha cambiato tanto all'Inter, è il numero uno. Ha vinto tanto, ha una forza mentale straordinaria, ma Leonardo è stato un grande campione, mette la sua esperienza di campo a nostra disposizione".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 31 gennaio 2011 alle 13:02 / Fonte: Inter.it
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print