"Il probabile trasferimento di Balotelli al Manchester City, sta facendo discutere non solo i tifosi dell'Inter, ma l'intera Italia calcistica. Molti trovano inspiegabile che Moratti si privi di uno dei migliori prodotti degli ultimi anni del settore giovanile italiano, proprio mentre la nazionale azzurra, dopo il clamoroso tonfo dei Mondiali, è alla disperata ricerca di giovani talenti su cui puntare per rifondare e rilanciare il calcio italiano. Purtroppo, però, spesso dimentichiamo che il calcio moderno, a differenza di quello di venti anni fa, non è più sano campanilismo, non è più colore, folklore ed attaccamento alla maglia e, naturalmente, neanche spirito patriotico e nazionalismo. Oggi, in un panorama dominato dal marketing, dai diritti televisivi, e dagli sponsor, con i calciatori trasformati da bandiere dei club in aziende con fatturato miliardario, governate da agenti a volte cinici e spietati o prestanomi di avidi personaggi di famiglia, non c'è più spazio per il sentimentalismo, figuriamoci per il nazionalismo.

Con l'esperienza che ho maturato in tanti anni di calcio, prima di scrivere penso, poi rifletto ed alla fine libero con sicurezza la penna ed affermo: io sto dalla parte di Moratti. Quanto sentimento, usò il presidente nerazzurro, qualche anno fa, nella gestione di un altro impareggiabile e problematico talento giovanile, arrivato, quasi per caso, nell'affare Vampeta, che rispondeva al nome di Adriano. Per l'Imperatore, rifiutate offerte stratosferiche, quando era poco più che ventenne, con la sola conseguenza di una serie di rinnovi ed aumenti contrattuali fino al raggiungimento di un ingaggio decuplicato nei secoli dei secoli. Risultato? Un talento perduto, poca gratitudine, in campo e fuori, nonchè un capitale ridotto a parametro zero. La Balotelli story sembra la replica estiva della telenovela Adriano. Stesso immenso talento, stesse discutibili abitudini di vita, stessi capricci ed un manager che lavora soltanto per il suo trasferimento. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico, perciò, Moratti fa bene ad incassare tutti quei milioni del Manchester City ed a rinvestire il ricavato su campioni che avranno più a cuore di Mario la maglia dell'Inter e la potenzieranno realmente e non solo virtualmente e prospetticamente".

Sezione: News / Data: Mar 20 luglio 2010 alle 20:02 / Fonte: Pierpaolo Marino - Tmw
Autore: Redazione FcInterNews
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