Difese di ferro, ma poche analogie: Napoli e Inter hanno i due reparti arretrati più forti della Serie A e i numeri lo dimostrano. Ma per Tuttosport le similitudini finiscono qui. "Il Napoli concede poco, oltre a prendere pochi gol. Appena 29 tiri complessivi nello specchio della porta e soltanto 11 occasioni da gol concesse agli avversari. Soltanto la Juventus, con 4, concede meno agli avversari. La differenza, in questa chiave, la fa Handanovic: perché se l’Inter pur concedendo quasi il doppio di tiri in porta (56) e di chiare occasioni (19) in effetti ha subito un gol in meno, significa che il suo portiere fa miracoli. E infatti lo sloveno con l’87% di parate in relazione ai tiri subiti, è il portiere con la percentuale più alta di tutta la Serie A. Tradotto sul campo, significa che la squadra di Sarri presumibilmente riuscirà a produrre qualcosa di più, rispetto agli avversari, in termine di pericolosità. E quindi diventerà decisiva la precisione degli attaccanti. A questo riguardo, non si può non notare come il Napoli abbia sempre e comunque Higuain come terminale della manovra offensiva: non un centravanti “fisso” come si usava un tempo, ma certamente una prima punta. Mancini, invece, talvolta sceglie di non dare punti di riferimento agli avversari, tenendo Icardi in panchina e scegliendo attaccanti di grande movimento". Differenze anche in mediana: "Il Napoli, con un centrocampo di brevilinei rapidi (Allan e Hamsik) piuttosto che tecnici (Jorginho) punta sull’anticipo e sulla ripartenza rapida. L’Inter oppone un centrocampo di muscolari (Felipe Melo, Medel, Kondogbia) e quindi si muove più sui contrasti e sui palloni alti".
 
 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 28 novembre 2015 alle 09:41 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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