"Quattro segnali poco confortanti..."

"Gli interisti stanno ancora cavalcando l'onda dell'entusiasmo per quello che la loro squadra ha fatto nella stagione 2009/10: conquistare la tripletta cosa che non era mai riuscita a nessuno in Italia.
Ora siamo a metà luglio, il raduno per la nuova stagione è iniziato e bisogna pensare a difendere i tre TITULI conquistati e conquistarne altri tre (di cui uno ancora assente dalla bacheca).
Ma si intravedono segnali forse non positivi e di difficile interpretazione.
1 - Dopo la finale di Madrid viene annunciato che Josè Mourinho, porbabilmente il maggiore artefice della tripletta, non sarà più alla guida dei nerazzurri, ma dei blancos di Madrid e che sarà sostituito da Rafael Benitez spagnolo ex Liverpool.
2 - I primi di giugno parte la campagna abbonamenti e per i tifosi si tratta di una tegola in testa: aumenti che per alcuni settori arrivano anche al 20-30%. Non si capisce come mai dopo anni di aumenti nell'ordine di 5 € tra una stagione e l'altra, sia necessario un aumento di questa portata proprio in seguito alla stagione più trionfale della storia interista.
3 - E' vero che la sessione estiva del mercato chiude a fine agosto, ma nessuno parla del vero acquisto da effettuare, quello di un terzino sinistro. Forse si vuole continuare a coprire quella posizione del campo con giocatori adattati e non mancini naturali come Santon, Zanetti e Chivu (mancino, ma centrale).
Si parla invece e molto delle cessioni eccellenti Maicon che potrebbe seguire Mournho al Real Madrid e Balotelli che addirittura non vorrebbe partire per il ritiro statunitense.
Si vuole cedere il migliore giocatore italiano sotto i venticinque anni e lo si vuole sostituire, dalle voci di mercato, con Kuit olandese trentenne che in fatto a tecnica non è migliore del suo predecessore.
4 - Dopo anni di impegno, dedizione e ottimi risultati non si capisce per quale motivo si sia costretto Gabriele Oriali ad andarsene sbattendo la porta, dopo la rinuncia ad un incarico offerto dalla società ritenuto dall'interessato troppo marginale, per assumere nell'organico dello staff tecnico Amedeo Carboni come consulente di Benitez.
Queste sono cose che la società dovrebbe spiegare, sperando che chi scrive si stia sbagliando".

Antonio