Come potrebbe essere l’inter di Gasperini?
Sappiamo che il tecnico ama giocare con il 3-4-3 (anche se ha dimostrato una certa duttilità al Genoa) e le sue squadre tentano sempre di imporre il proprio gioco, facendo del pressing e della velocità la loro arma.
Molti sono scettici sul fatto che la rosa dell’Inter possa adattarsi a questo tipo di gioco, ipotizziamo quindi quale potrebbe essere una formazione tipo con Gasperini.

La difesa a tre sarebbe probabilmente composta da Lucio a sinistra, Samuel centrale e Ranocchia o Chivu a destra.
Su questo reparto ricadono i dubbi più forti. Già quest’anno l’Inter ha dimostrato parecchi sbandamenti, il timore è quello che il cambio di modulo accentui il problema.
In realtà gran parte delle sofferenze dell’Inter nell’ultima stagione sono dipese da tre fattori:
- il mancato filtro a centrocampo, dovuto alle precarie condizioni atletiche della squadra, spesso permetteva ai nostri avversari di rubare palla e ripartire in velocità, ritrovandosi in superiorità numerica in attacco
- i mancati rientri di Maicon, che non riesce più a percorrere la fascia in tutta la sua lunghezza per novanta minuti come faceva fino a un paio di stagioni fa.
- la pesante assenza di Samuel

Se da un lato il rientro dell’argentino ci restituisce solidità in mezzo alla difesa, bisogna però constatare che i nostri difensori non sono velocissimi. Tuttavia a questa carenza sopperiscono con una invidiabile visione di gioco, che permette loro di capire lo sviluppo dell’azione e giocare d’anticipo. Spesso quest’anno abbiamo assistito ad interventi straordinari da parte di Lucio e Ranocchia che hanno limitato il passivo della stagione, altrimenti esso sarebbe probabilmente stato ancora più elevato. Il ritorno di Samuel da questo punto di vista non può che migliorare la situazione.

Capitolo centrocampo. Forse il reparto che più ha sofferto in questa stagione, falcidiato da infortuni a ripetizione e minato da una condizione atletica non certo eccezionale. Gasperini ed il suo staff dovranno prestare molta attenzione alla preparazione atletica, in considerazione del fatto che i nostri big non sono più giovanissimi e bisogna dunque anche badare alla prevenzione degli infortuni. La società da parte sua dovrà probabilmente intervenire sul mercato, portando in rosa  forze fresche che possano garantire un ricambio ai titolari, e permettere al tecnico di effettuare un turn-over ragionato.
L’acquisto più importante per la nostra mediana potremmo averlo già in rosa, e va sotto il nome di Maicon. Utilizzare il brasiliano come esterno alto nel centrocampo a quattro, liberandolo dai compiti difensivi, gli permetterebbe di percorrere solo metà del campo, sopperendo alla sua minore brillantezza atletica. Spesso quest’anno ci sono mancate le sue discese, costretto com’era a preoccuparsi costantemente della fase di copertura, in quanto non in grado di rientrare velocemente in caso di improvvisi rovesci di fronte (purtroppo frequenti in questa stagione).
Dall’altro lato del campo discorso simile vale per il motorino Nagatomo. Sebbene meno incisivo in fase di costruzione, la sua freschezza atletica gli permetterebbe, quando necessario, di prestare copertura in fase difensiva, garantendo recuperi e dando maggiore tranquillità ai tre difensori.
Al centro si alternerebbero i vari Cambiasso, Stankovic, Zanetti, Motta, Kharja, Obi, o eventuali nuovi acquisti.

Per quanto riguarda il reparto offensivo Gasperini avrebbe l’imbarazzo della scelta. Anche senza acquisti pesanti (chi ha detto Sanchez?) disporre di gente come Eto’o, Milito, Pazzini farebbe la felicità di ogni allenatore. In effetti il trio sembra fatto apposta per spartirsi le tre zone dell’attacco, con Eto’o e Milito esterni (ma con licenza di accentrarsi) e Pazzini centrale pronto a trasformare i cross di Maicon. Senza dimenticare Pandev ed il nuovo acquisto Castaignos. L’arrivo di un big come ad esempio Giuseppe Rossi aggiungerebbe la classica ciliegina su una torta già dolcissima.

E Sneijder? Il ruolo del trequartista sembra superfluo nel 3-4-3 di Gasperini. Che il folletto di Utrecht sia destinato dunque alla cessione? Potrebbe non essere così.
L’olandese si è imposto sin dal suo arrivo come il vero e proprio fulcro del gioco interista, garantendo fantasia, assist e gol, grazie alla sua tecnica ed alla sua eccezionale visione di gioco.
Mancando la squadra di un vero regista di centrocampo quali Xavi o Fabregas, il suo ruolo potrebbe rivelarsi ancora una volta fondamentale, convincendo il tecnico a sacrificare uno degli attaccanti in favore del trequartista, e trasformando così il suo 3-4-3 in un 3-4-1-2.
Meno effensivo forse in teoria, ma sicuramente più ricco di fantasia"

Giacomo

Sezione: Visti da Voi / Data: Gio 23 giugno 2011 alle 14:27
Autore: Redazione FcInterNews
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