"L'impensabile e l'impossibile"

"La vittoria conta più per l’Inter che per noi. Cosi parlò Allegri. E in effetti vittoria è stata e conta, chiaramente, tantissimo.

Veniamo dai bassifondi. Così parlò Ranieri. E in effetti cosi è stato. E venire dal basso, nel calcio come nella vita, ti logora ma ti fortifica facendoti assaporare al meglio le vittorie e le conquiste più insperate.

Ecco il derby. Vittoria rosicata, ma immensa sotto molti punti di vista. Una difesa che non ti aspetti, che detta i tempi e imbriglia il tanto decantato attacco rossonero.
Un Milito che azzecca un tiro, che solo 40 giorni fa avrebbe spedito in curva.
Un Cambiasso e un Zanetti  da clonare, le cui prestazioni rappresentano una testimonianza d’amore per questa maglia e per questa società.
Julio Cesar di bianco vestito che ripropone scene da grande Inter.

Se scorriamo i nomi dei principali protagonisti di domenica sera, ci accorgiamo che loro sono stati i protagonisti del triplete e sono comunque loro la spina dorsale di questa Inter. Sebbene qualcuno li voglia catapultare sulla via della rottamazione, credo che abbiano ancor qualcosa da dire, qualcosa da dimostrare. Ranieri l’ha capito benissimo, quando un mese fa, dai bassifondi, diceva che proprio loro, coloro che avevano vinto tutto, dovevano portare la croce e far uscire tutti dal buio e scacciare lo spettro della serie B.

Bene. Ora mancano 8 punti per la salvezza ed ora  puntiamo la Lazio, poi l’Udinese e poi vedrà.
La nostra spina dorsale è più che mai dritta e insieme a forze nuove, che lentamente penetreranno nella nostra ossatura,  potremo raggiungere nuovi ed importanti obiettivi.
Quello che continua a contraddistinguerci dal resto è questa capacità di restare uniti, compatti nelle difficoltà, e consapevoli che tutto questo ci rende più forti e in grado, più di altri, di gestire l’impensabile.
L’impensabile e il possibile è stata la zona retrocessione, ed ora l’impensabile e il possibile è puntare la vetta.
Raggiungerla dopo aver toccato il fondo potrà essere qualcosa di epico e di unico".

Stefania