Cara Redazione,

Balotelli si Balotelli no?...
io lo vedo come un figliol prodigo. L'eventuale ritorno sarebbe
il giusto riequilibrio di un rapporto che va ristabilito nell'ambito della casa madre: cioè l'Inter!
E sarebbe il termine di un puzzle, scombinato, le cui responsabilità,
non sono solo del ragazzo ma, anche della società e tifosi;
tra l'altro, l'incasso dei 25milioni della sua vendita, non ripagano i tanti soldi spesi
per eventuali campioni solo sulla carta.

PERCHE' RESPONSABILITA' DELLA SOCIETA'?
Premesso le " estrosità" del ragazzo che, in quel periodo, aveva 19 anni,
e che, quindi, avrebbe avuto bisogno di un sostegno più "professionale"
da parte della società ( alludo ad eventuali psicologi a base sociologica ) tenendo conto attentamente della sua storia: una storia che gli grava sulle spalle e non molto facile da portare, 
e che probabilmente è anche alla base del suo non-sorriso quando segna un goal  ( lo fa in Nazionale come al City, cosi come lo faceva all'Inter ), LA SOCIETA' NON LO HA SAPUTO DIFENDERE quando veniva attaccato con cori ed epiteti razzisti dalla tifoseria juventina, in stadi italiani edesteri, avendo la colpa di segnare spesso dei goal alla loro squadra, e, nello stesso tempo,
simbolo innovativo di un Inter dominatrice che mal hanno sopportato ( gli eventi susseguitesi con il "giovin signore" lo dimostrano );
e come, la società Inter, sempre colpevole, per  non aver alzato la voce verso una Federazione
che non è intervenuta a sanzionare
la società juventina come avrebbe meritato in base ai regolamenti. Quindi un ragazzo lasciato solo, trattato come un adulto-professionista, ove, nel momento della frizione con Mou, il Milan si è inserito con le Sue Tv a destabilizzarne il rapporto con la società!
Non bisogna essere grandi psicologi per capire l'orgoglio di un ragazzo maltrattato come lui, che si sente lusingato da altre sponde!

ALTRO ERRORE DELLA SOCIETA': non aver cercato di risolvere il problema della maglia buttata,
lasciandolo in pasto all'orgoglio dei tifosi!!! Quel gesto, e questo lo dico ai tifosi, per me ha lo stesso valore di quando ci arrabbiamo con i nostri genitori esclamando, a volte, persino degli aggettivi poco lusighieri; atteggiamento che, assolutamente, non permettiamo ad altri. Nel passato, ben altri celebrati campioni hanno avuto la stessa reazione.

Concludendo: la società non puo' dilapidare un patrimonio in modo dilettantesco. Personalmente, avrei preferito
vendere Eto'o piuttosto che Mario. Questo ragazzo, nato in Sicilia da genitori africani, per me era come il segno
del destino... il simbolo della rinascita dell'Inter e di un cambiamento dell'Italia: nello sport e nel sociale.

PARTITO LUI, INCOMINCIA LA CRISI DELL'INTER!
Sembra strano ma è cosi. E ai duri e puri, voglio dire: quanti calciatori che da piccoli erano tifosi dell'Inter come,Tardelli, Causio, Novellino, Cassano....giocando in altre squadre, sono stati maltrattati per questo? Nessuno!
Se fosse possibile: RIAPRIAMO LE PORTE A MARIO!

Salute a tutti e FORZA INTER!!!"

Nestore

Sezione: Visti da Voi / Data: Sab 12 novembre 2011 alle 19:14
Autore: Redazione FcInterNews
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