"Ciao Fc Internews,
complimenti alla vostra redazione che si ingrandisce a conferma di un successo che è dovuto a grande professionalità ed intelligente gestione nel rapporto con noi tifosi. Certo il giudizio del sottoscritto, emerito sconosciuto, non conta nulla, ma in questo caso credo che si affranchi a quello di migliaia di tifosi che visitano quotidianamente il vs. sito e mi sembrava quindi una considerazione  da fare, che poi è anche un ringraziamento per il vostro lavoro.
Un piccolo intervento con alcune considerazioni.
Non se ne può più dei vari Bargiggia di turno che sparano sentenze definitive sul campionato a venire, quando ancora non è nemmeno iniziato, oltretutto con toni da bar, verso i propri interlocutori, della serie “tu non capisci nulla e stai zitto” (perché solo così si possono interpretare certi atteggiamenti e quello che è sottinteso all’ aggressività verbale manifestata in certe trasmissioni).
Ma al di là di Bargiggia, tutti dicono che il Milan è un gradino al di sopra delle altre squadre e chiaramente, avendo vinto l’ultimo scudetto,  è senz’altro pacifico che sia la squadra da battere.
Mi è piaciuto però quello che ha detto Forlan ieri e cioè che lui ed il suo Uruguay, negli ultimi anni partivano spesso da sfavoriti e poi il campo ha dato una risposta diversa.
A sentire le critiche degli esperti del mercato,  una grande contraddizione appare evidente: l’Inter, da una parte, viene quotata in alto, subito dopo il Milan; dall’altra, almeno in certi momenti, viene descritta quasi come una squadra di brocchi – mi si passi il termine – dal momento che certi giocatori sono ormai anziani (sembra che abbiano quasi un piede nella fossa! ) e gli altri, i rinforzi più giovani, tutti da verificare, con l’handicap più volte sottolineato di incompatibilità varie tra di loro, incapacità di rivestire certi ruoli ecc. ecc.
Giova andare allora sul sito ufficiale dell’Inter dove troviamo la rosa aggiornata della squadra (perdonatemi se la riporto qui di seguito):
Portieri:
Julio Cesar, Castellazzi, Orlandoni, Viviano
Difensori:
Cordoba, Zanetti, Lucio, Maicon, Caldirola, Ranocchia, Samuel, Faraoni, Jonathan, Bianchetti, Nagatomo
Centrocampisti
Stankovic, Thiago Motta, Sneijder, Alvarez, Poli, Cambiasso, Joel Obi, Coutinho, Crisetig, Muntari
Attaccanti
Pazzini, Forlan, Milito, Zarate, Castaignos

La prima cosa evidente è che abbiamo perduto un giocatore come Eto’o, ma nessuno dice che quello venuto meno non è l’Eto’o dell’anno del triplete, autore sotto la guida di Mourinho di un grande lavoro oscuro e di sacrificio, con un numero di gol all’attivo di gran lunga inferiore a quelli dell’ultimo anno: abbiamo perduto un Eto’o, che in verità è stato senz’altro fondamentale coi suoi gol lo scorso anno, soprattutto considerando la mancanza di Milito ed i vari infortuni degli altri giocatori, un giocatore che se ha segnato tantissimo, ha forse però tolto degli equilibri preziosi alla squadra (tanti gol fatti, ma anche tanti incassati). Certamente non possiamo attribuire a lui certi difetti nel gioco collettivo in fase difensiva, ma senz’altro il suo cambio di ruolo è uno degli aspetti da considerare e che vanno ricordati.
Giova allora vedere come nella rosa dell’inter attuale ci siano ancora quasi tutti gli uomini del triplete (esclusi Eto’o e Pandev tra i titolari, più Balotelli, Santon e Materazzi). Molti di essi, tra cui non possiamo evitare di ricordare Zanetti, Cambiasso, Stankovich, ma anche lo stesso Thiago Motta, possono giocare a centrocampo in posizioni e ruoli diversi (Cambiasso e Zanetti anche come centrali). L’anno passato, purtroppo ricco di infortuni per tanti giocatori dell’Inter, ci fa oggi attendere il pieno ritorno di questi uomini, in particolare del miglior Maicon, ed insieme l’esplosione di alcuni giovani tra cui Joel Obi (il ragazzo ha già dato l’impressione di costituire una scelta sicura sia a centrocampo che sulla fascia), Coutinho e gli stessi Poli ed Alvarez.
Non dico nulla sull’attacco, perché Milito mi pare recuperato, Pazzini è una certezza, Forlan è forte ed anche intelligente tatticamente, Castaignos una promessa a cui erano interessati i più forti clubs europei. L’unica scommessa è rappresentata da Zarate, giocatore dal potenziale incredibile, il quale però si gioca molto a livello personale e caratteriale e sono convinto che non deluderà.
Parliamo sempre bene di Mourinho, che rimane ai primi posti nel nostro affetto di tifosi, ma i cambiamenti della panchina nerazzurra son dovuti esclusivamente alla sua scelta di andar via. La società, conseguentemente alla sua dipartita, si è trovata in situazioni dove non ha avuto molto tempo di valutare a chi affidare un progetto che aveva raggiunto con successo tutti i possibili traguardi.
Che dire dunque? Naturalmente la risposta è scontata e cioè che ci vorrà tempo, lavoro, con grande impegno da parte di tecnico, giocatori e società e che, come ha risposto Forlan sarà poi il campo a rispondere.  Gasperini ed i giocatori avranno senz’altro molto da lavorare, ma le soluzioni per giocare con più moduli con questi uomini sono a mio avviso tutte possibili, anche se è evidente che le scelte dovrebbero essere fatte per esaltare al massimo le loro qualità. E tra questi giovani ce ne sono diversi che possono e potranno sorprenderci.
Che ci sia una matassa da sbrogliare è evidente per tutti, ma che la qualità di questa rosa sia indiscutibile a me pare cosa evidente.  I dubbi nascono solo quando per forza di cose si vuol mettere in discussione tutto e tutti. Auguro di cuore a Gasperini di fare con serenità le scelte giuste".

Mauro

Sezione: Visti da Voi / Data: Ven 02 settembre 2011 alle 13:23
Autore: Redazione FcInterNews
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