"Devo esser sincero: ho pensato anch'io all'atteggiamento provinciale quando ho visto le formazioni prima della partita, proprio per il fatto di aver visto un'Inter che cambiava "anima" (modulo tattico) per adattarsi alla squadra avversaria.
In effetti l'adattabilità eccessiva e il trasformismo non mi sono mai piaciute, perché non sono tra quei tifosi a cui bastano le vittorie a prescindere dal bel gioco, e difficilmente vedo una big che modifica l'assetto tattico in funzione degli avversari. Di certo non il Barcellona: 4-3-3 immutabile. Fatto sta che abbiamo messo in campo una squadra super abbottonata con ben 4 terzini (2 mascherati da ali) e così facendo abbiamo praticamente annullato la principale fonte di gioco e pericolo del Torino: il gioco sulle fasce. La prodezza straordinaria di Milito ha così messo la partita praticamente in cassaforte, coperti come eravamo con quel 4-4-1-1 teorico che diventava anche 3-5-1-1 con Cambiasso molto arretrato, quasi a comporre una difesa a 3 coi 2 centrali, e 3-5-2 dopo il cambio Sneijder-Cassano. A parte questa Strama idea molto difensivista che infatti ha portato ad una partita tattica e noiosa (con Handanovic che perdeva incredibilmente tempo ad ogni rinvio), per il resto si sono viste alcune cose buone. Un Alvarez sicuramente promosso mentre io temevo che avrebbe faticato a ritrovare subito il ritmo gara. Ha anche dimostrato, con una bella sgroppata, poi finalizzata male, che è lento solo nel breve, ma non in progressione a campo aperto. Un'altra nota lieta è stata Juan, autore di una prestazione assolutamente convincente. Non ha perso un contrasto e da buon brasiliano (pur non chiamandosi Thiago Silva) raramente butta via la palla a casaccio. Quindi abbiamo un centrale parecchio forte fisicamente, e di discreta tecnica e agilità. Con altre prestazioni convincenti potrebbe diventare un punto fermo (d'altronde è titolare in una delle nazionali più competitive al mondo). Di buono anche l'autorevolezza dimostrata col possesso palla (spesso però per alleggerire poù che per costruire) in casa di una squadra, quella di Ventura, poco incline a cederlo. Tra parentesi Ogbonna è il centrale più forte in Serie A, secondo me e sarebbe un gran colpo se arrivasse. Dobbiamo invece migliorare sul fuorigioco e applicarlo più spesso (talvolta Ranocchia resta dietro la linea). Ma non esaltiamoci troppo: non eravamo un disastro dopo la sconfitta con la Roma e non siamo straordinari dopo la vittoria col Torino (i giornali fanno troppo presto a cambiare opinione, si vede anche la Roma da temibile avversaria dei bianconeri ora è stata declassata e viene dopo di noi). Ma adesso arriva l'Europa League e a mio avviso abbiamo le carte in regola per vincere questo titolo. o meglio, ce la giochiamo alla pari con Napoli, Atletico Madrid, Liverpool e Tottenham (più eventuali cadute eccellenti dalla Champions League, anche se salvo sorprese non dovrebbero essere di questo livello). In Champions intanto si è vista un'ottima Juve, che conferma di essere al momento la più forte in Italia. Anche se il Chelsea ha sprecato molto ed è apparso più forte quanto meno potenzialmente. La Juve è da prime 8 forse, ma non certo da prime 4 (nonostante i commentatori televisivi palesemente di parte). Il Milan è da ottavi se gli va bene. Insomma, tutto lascia pensare che l'Inter resterà per almeno tutto il decennio l'ultima italiana ad averla sollevata, nonché l'Italiana che ha, sulla carta, le maggiori probabilità di alzare un trofeo internazionale quest'anno".

Francesco

Sezione: Visti da Voi / Data: Gio 20 settembre 2012 alle 19:53
Autore: Redazione FcInterNews
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