"Sto cominciando ad avere le stesse sensazioni di un pugile prossimo al knock-out. Ma so che non crollerò. Le stiamo prendendo da ogni parte: la stampa ci tratta come fossimo la Longobarda. Le nostre speranze sul futuro e sulle gesta dei campioni che vorremmo scricchiolano e vengono mortificate dai petro-dollari (degli altri) e dal rispetto per il FFP (il nostro).
Siamo accerchiati da spose che ci dicono no sull'altare, da genitori che si contraddicono (Moratti-Paolillo) davanti ai nostri occhi, ma solo perché ci amano, solo perché vogliono il nostro bene. A volte preferirei il mio male.
I nostri beniamini, gente che amiamo, idolatriamo, ma che nella quasi-totalità dei casi neanche sa chi siamo, che lavoro facciamo, a che ora ci alziamo la mattina e perché, beh dicevo, questi beniamini che cambiano idea dall'oggi al domani e sempre, tristemente, ignorando che che così facendo cambiano anche il volto delle nostre giornate. Ma noi meritiamo tutto questo? Io non lo so, e forse "solo Dio lo sa" (cit. Snejider), ma quello che so è che per quanto mi riguarda possono continuare a umiliarci, ad abbandonarci, a cercare di vendere più copie inventando che Julio Cesar è milanista, che Eto'o è razzista e Milito alcolizzato e scambista. Non faranno altro che alimentare quel fuoco che ho dentro, quell'attaccamento viscerale e solo mio (come è solo suo per ogni nerazzurro) che mi fa essere più interista dell'Inter, più forte nella solitudine e nell'accerchiamento piuttosto che nei brindisi e nella festa. Questo è uno sfogo, non c'è nulla di tecnico, non so dare soluzioni al riguardo, non so allenare e non gioco a calcio da 10 anni. Ma dico solo che è questo il vero momento per essere interisti: è questo il momento per dimostrare di essere i migliori. Fratelli nerazzurri sono con voi perché già so che voi sarete con me in questo "noi contro tutti". Sempre".

Alberto

Sezione: Visti da Voi / Data: Mer 15 giugno 2011 alle 19:33
Autore: Redazione FcInterNews
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