"Sono sempre stato scettico sulla scelta di Leonardo, anzitutto perchè milanista e non mi vergogno di dirlo.
Ho dovuto riconosce strada facendo che si tratta di un ottimo motivatore e che ha rimesso in corsa un'Inter in condizioni pietose.
Bisogna però essere onesti e dire che Leonardo non è un allenatore. Il problema sono i troppi gol presi, con una difesa sempre scoperta oggi come nel derby, ma anche nelle scorse settimane. Sono al 100% con Leonardo quando dice che l'importante è segnare un gol più dell'avversario, ma se l'avversario ne fa 5 in casa tua farne 6 diventa quantomeno difficile. Non dimentico che l'Inter per passare con il Barcellona dovette erigere un muro davanti Julio Cesar. L'indomani della semifinale dello scorso anno in giornali d'Europa parlavano di un vergognoso catenaccio, ma in finale c'eravamo noi!
Se io fossi Leonardo mi arrenderei all'evidenza e nella partita di ritorno farei giocare i Primavera come premi per aver vinto il Viareggio.
Detto questo dopo anni di vittorie ci sta pure di finire a "zeru tituli", ma con dignità per favore".

Mauro


"La partita di stasera …non ho parole per descriverla.
L’unico flash che ricordo è lo strepitoso goal che ha segnato il ritorno del nostro Diego Milito.
Noi tifosi siamo arrabbiati,molto arrabbiati. Forse è proprio la rabbia che manca a Leo.Quella rabbia che sarebbe dovuta scaturire dalla sconfitta del derby,quella rabbia che avrebbe dovuto rendere Leo più aggressivo,più combattivo,quella rabbia che forse avrebbe spronato i nostri ragazzi.
Ma sicuri che questi siano i nostri ragazzi? Quelli che hanno fatto la TRIPLETTE e ci hanno regalato notti magiche?Io purtroppo dei nostri ragazzi vedo solo un ombra sbiadita che ogni tanto lascia qualche traccia (vedi Bayern-Inter)….
Si sta dando la colpa al mister,alla società, ai ragazzi…ma di chi è realmente la colpa?
Leo era partito con il piede giusto,riusciva a dare quel “qualcosa in più” che Benitez non dava;forse ha un’unica colpa: cercare di incentrare le intere partite in attacco e poco in difesa. Attaccare si,ma anche difendere.
Purtroppo stasera è andata così,spero che sia in campionato sia il ritorno di Champions siano molto più positivi per la squadra di Milano!
Spero solo di non dover ritornare a sognare…"

Milena

 

"Cara Redazione,
mi spiace scrivere in un momento cosi triste per tutti i nerazzurri, ma in un momento in cui si può parlare di tutto o di niente dopo due sconfitte che valgono probabilmente una stagione credo sia il caso di fare una lucida analisi su quello che è veramente il momento dell'Inter.
Dunque, partiamo da un po' indietro: Rafa Benitez.

Le colpe dello spagnolo sono evidenti, preparazione totalmente sbagliata, che incide anche adesso sulla condizione fisica che non esiste ormai più; richiesta di giocatori over 30 a prezzi esagerati (FFP!!!!!), e dichiarazioni di una squadra che ha vinto tutto dicendo che non vale praticamente niente, e che sono giocatori vecchi e bolliti. Ovviamente poi non mancano le critiche a Mou (che è come tentare di opporsi a Dio per noi interisti), e il gioco è fatto. Senza fiducia da parte di staff, giocatori e anche tifosi. La sua colpa più grande è stata non capire che in Italia non si può giocare palleggiando sulla linea di metà campo, e soprattutto se l'inter va più forte col rombo ci sarà un motivo per cui mi sembra sbagliato dire che è solo un pesce...
Ma veniamo al presente: Leo...
Leo è arrivato, ha portato aria nuova, volti nuovi (pazzo, hous, naga, e ranocchia) freschezza, preparazione mentale e fisica, usa il rombo, ritrova snejider, esalta eto'o, c'è gioia c'è felicità, c'è spettacolo.
L'Inter c'è funziona, vince, rimonta. Al momento decisivo però, l'Inter manca, così come manca ai quarti di Champions contro una squadra a metà classifica in Germania con un allenatore cambiato a metà stagione.

Prendiamo 5 gol in casa, e Leo parla di casualità, che per l'amor del cielo è più che vero, tutti i gol che abbiamo preso da Gennaio ad adesso hanno in mezzo rimpalli sfortunati, falli subiti non fischiati autoreti etc.
Ma a questo punto dopo 2 sconfitte del genere credo sia necessaria una lucida analisi: Vista l'Inter del derby credo che se avessimo giocato con Stankovic invece che Pandev, quindi col ROMBO (con cui abbiamo sempre battuto il milan!!) invece che il 4 2 3 1 avremmo vinto facilmente il derby. Infatti L'inter ha sofferto a centrocampo dove i cugini erano perennemente in 4 contro 2. Stasera c'era il rombo ma abbiamo preso comunuque tanti gol...beh c'è qualcosa che non va comunque. Ho deciso di rivedermi un po' di gol subiti dall'Inter da Gennaio...beh la cosa allarmate è che quasi tutti arrivano o da calcio piazzato oppure da azioni che si sviluppano a centrocampo per vie centrali. Stasera è stato palese, manca un mediano! si uno di quelli che ruba palle a raffica! In squadra quest'uomo esiste ESTEBAN CAMBIASSO. Tutti i predecessori di leo lo hanno schierato davanti alla difesa, con risultati strepitosi, perchè el cuchu è una DIGA! Thiago Motta è uno dei centrocampisti più forti del mondo...ma in fase difensiva è perennemente saltato. Ora io capisco che il mister dica che Cambiasso gioca a sinistra perchè è bravo a inserirsi, ma purtroppo non ha il passo per giocare li, è sempre in sofferenza fisica, e thiago motta non ha le abilità difensive per stare davanti alla difesa. Con cambiasso mediano stasera non avremmo mai subito nemmeno un tiro in porta forse. A loro bastava superare motta ed erano in porta. Io capisco credere nelle proprie idee, ma dopo 5 gol in casa subiti in champions, le proprie idee vanno riviste credo... Almeno una domanda io me la farei, ma soprattutto, se tutti mi dicono che cambiasso davanti alla difesa sarebbe molto più forte, e thiago a sinistra sarebbe in una posizione in cui può far girare meglio la palla perchè meno pressato...perchè non provo? anche solo per 7 partite...si sa mai che cosi smetto di prender gol e vinco il campionato??

...in ogni caso, l'inter nel cuore per sempre!!"

Umberto

 

"Premetto che apprezzo molto Leonardo come persona e che sicuramente le mie parole possono essere influenzate dalla delusione del momento, ma c'è un dato di fatto che non può passare inosservato, ovvero che il tecnico brasiliano ha un piccolo difetto: non ha idea di cosa sia la tattica. L'Inter per tradizione è una squadra che mai ha espresso un bel calcio, ma anche negli anni più bui non avevo mai visto i nerazzurri subire così tanto gli avversari, e non parlo solo delle ultime due partite con Schalke e Milan. Leonardo ha avuto il grande merito di rivitalizzare un gruppo che non voleva più giocare per Benitez, ricreando quella coesione e ridando quell'entusiasmo che l'anno scorso ci avevano consentito di superare tutti gli ostacoli; il problema è che l'entusiasmo non dura in eterno e, soprattutto, da solo non basta a farti vincere le partite. Sin dalle prime prestazioni dell'Inter di Leo si era intravisto qualche problema: le disattenzioni sulle palle inattive, la poca copertura del centrocampo, ma spesso con la carica agonistica e la classe dei nostri giocatori avevamo sopperito a questi problemi ottenendo una importante striscia di ottimi risultati. Nascondere i problemi non significa però eliminarli, e una volta esaurito l'effetto entusiasmo sono uscite chiaramente tutte le difficoltà di Leo a gestire le partite: è sicuramente un buon motivatore ma non sa dare neanche lontanamente un'organizzazione di gioco alla squadra. Le ultime due partite lo hanno dimostrato impietosamente, ma anche nelle partite precedenti si aveva sempre l'impressione che gli avversari potessero segnare da un momento all'altro, e non parlo solo del Bayern Monaco, ma anche, con tutto il rispetto, di Lecce, Brescia, Cesena e via dicendo. Non credo sia un problema di giocatori: sono gli stessi dell'anno scorso e non mi sembrano in una condizione fisica tale da giustificare tutte queste difficoltà; penso semplicemente che a questi livelli la prima qualità che una squadra deve avere, prima ancora dei grandi campioni, sia una solida organizzazione di gioco, come ha dimostrato Mourinho, il migliore al mondo in questo campo, che ha portato a vincere tutto squadre come Porto e Inter, sicuramente inferiori ad altre tecnicamente, ma superiori a tutti nell'organizzazione, e in particolare nella cura della fase difensiva, completamente assente nella mentalità di Leonardo, che è quella che permette di avere la meglio soprattutto contro gli avversari più forti (non è un caso che Leo abbia perso praticamente tutte le partite con squadre di medio-alto spessore). Ho sentito parlare di rivoluzione nel dopopartita di Inter-Schalke, di Leonardo che deve dimettersi e di giocatori che devono andarsene. Io credo che invece la cosa migliore da fare sia portare a termine nel migliore dei modi possibili la stagione e poi ripartire da questo gruppo straordinario di giocatori e da un nuovo allenatore capace di ridarci quello che Mourinho sembra essersi portato via con sè a Madrid: un gioco da Inter, l'Inter del 2009-2010 per intenderci. Per questo propongo di affidare la squadra ad Andrè Villas Boas, fedele seguace di Mou, che più ancora di Guardiola mi sembra adatto alle nostre tradizionali caratteristiche. Villas Boas ha già fatto vedere di cosa è capace con il Porto, ha già esperienza internazionale, ha fatto una gavetta di lusso e in pratica, pur essendo molto giovane, studia calcio e fa l'allenatore sin da quando era ragazzino, al contrario di gente come Leonardo che ha cominciato 2 anni fa...Tra l'altro non dovrebbe essere un operazione dai costi troppo elevati, il che non fa mai male. Serviranno poi ovviamente degli innesti importanti: Sanchez è necessario, ma anche un grande centrocampista deve essere una priorità (consiglierei di sfruttare la situazione di Mascherano per esempio). La base c'è, i tifosi sono straordinari (ho sentito solo applausi dagli spalti dopo la sconfitta con lo Schalke), la società è sempre presente: basta poco per tornare ad essere grandi. Ora e sempre FORZA INTER".

Claudio

Sezione: Visti da Voi / Data: Mer 06 aprile 2011 alle 11:48
Autore: Redazione FcInterNews
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