"Si parla molto ultimamente di un ritorno in nerazzurro di Balotelli. Indubbiamente è un calciatore di grandissime doti atletiche e calcistiche, ma come al solito, una prestazione di grande qualità, di assist e gol infiamma l'immagine di un giocatore a prescindere dal suo passato calcistico. L'altra sera, al termine della gara tra Italia e Polonia, i telecronisti elogiavano la grandissima performance del giocatore del Manchester City, evidenziando il suo sacrifico in campo e il suo temperamento nei confronti dell'avversario. Il giorno dopo, la copertina della Gazzetta dello Sport era dedicata esclusivamente a lui, toccando pure il tasto patriottico grazie al bacio allo scudetto di Balotelli dopo la rete realizzata. Insomma, l'Italia vista in campo era sua.

Da interista nato, sono certo che nessuno penserebbe ad un ritorno di Balotelli all'Inter. Questo ragazzo ha dimostrato il suo valore nella nazionale l'altra sera, sta facendo bene al Manchester City dopo un inizio non facile, anzi, direi terribile e in termini atletici poco impegnativi, tra multe e dispute in allenamento con i propri compagni. E se scorriamo indietro nel tempo, ecco Balotelli a fine gara di Champions League contro il Barcellona (in casa) che si toglie la maglia, gettandola per terra (se ci avesse sputato sopra sarebbe stato il colmo) avanzando verso lo spogliatoio inferocito con il popolo nerazzurro. Ma questo è solo un pezzo del puzzle della vita all'Inter di "SuperMario": ricordate Striscia la Notizia? Quando si mise la maglia del Milan di nascosto per non farsi vedere dalle telecamere in diretta? Oppure contro il Palermo, prima del penalty kick battuto poi da Eto'o, quando Zanetti ha dovuto portarlo via dall'area di rigore. Tanti eventi negativi, e pochi,
  pochissimi atti di riconoscenza all'Inter e a tutti i suoi tifosi.

Ora, che si parli di un ritorno di Balotelli all'Inter non mi va giù. Egli non è un interista. Un calciatore interista si riconosce dall'impegno che mette in campo (come Nagatomo, che fa di tutto per non perdere palla e sbagliare), dal sudore che sgocciola dalla fronte a fine partita (una squadra intera che difende la vittoria), e soprattutto dall'attaccamento alla maglia nerazzura, come un certo Javier Zanetti, unico professionista nel calcio, inimitabile uomo sia in campo che fuori; un vero nerazzurro. Di recente Cambiasso disse che uno come Javier non si vedrà mai più, essendo veramente unico. Io spero di rivedere un talento con la stessa professionalità, la stessa fame, la stessa intelligenza e la stessa forza del nostro capitano, ma di certo queste caratteristiche non rispecchiano "SuperMario". Si parli pure di Balotelli e l'Inter, ma se mai dovesse arrivare un giocatore come lui, di sicuro avrà la mente e il cuore dipinti di nerazzurro."

Joshua

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 13 novembre 2011 alle 13:02
Autore: Redazione FcInterNews
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