"La situazione non è preoccupante, ma serve comunque cautela". Lo dice al Corriere della Sera Gian Michele Calvi, ordinario di tecnica delle costruzioni dell’università Iuss di Pavia, riguardo al dossier sulle vibrazioni al Meazza. "Le vibrazioni non hanno modificato in nulla la struttura, che però può avere problemi in caso si verifichino specifiche situazioni, se qualche centinaia di persone al terzo anello si mette a saltare con una frequenza di 3 herz. Tre salti al secondo, senza staccare la punta del piede. Non è così semplice, comunque. Durante una partita le probabilità che succeda sono molto basse".

Più facile che possa avvenire in un concerto. "Con il giusto ritmo della musica può verificarsi. Andrebbero esaminate prima le musiche con un’analisi delle frequenze - dice Calvi, secondo cui con un mese di cantiere si potrebbe arrivare a una soluzione - Basterebbe aggiungere qualche dissipatore e qualche ulteriore vincolo che colleghi le tribune alle travi di sostegno. È una struttura bellissima che merita di essere conservata ma ha bisogno di risolvere alcuni piccoli problemi che si sta cercando di affrontare per tutti gli impianti europei costruiti nello stesso periodo del terzo anello di San Siro".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 23 aprile 2019 alle 11:25
Autore: Mattia Todisco
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