"Nella galleria degli orrori stagionali, finisce di diritto pure la notte di Beer Sheva. L’Inter è infatti riuscita nell’impresa di farsi rimontare due gol dall’Hapoel e, contestualmente, di uscire dall’Europa dopo aver incassato cinque reti in due partite dai modesti mestieranti israeliani che contro Southampton e Sparta Praga non erano riusciti a segnare nemmeno una rete. A corredo, è arrivata la sesta sconfitta nelle ultime sette trasferte, un dato che dimostra la fragilità di una squadra che - nonostante Stefano Pioli la pensi differentemente - nel secondo tempo è crollata fisicamente". Questa l'analisi cruda di Tuttosport. "Magari sarà stato pure un problema di testa come ha sottolineato l’allenatore, però è apparso evidente come l’Inter si sia piantata proprio quando gli avversari hanno cambiato passo, cancellando quanto di buono fatto nei primi 45 minuti quando si era accesa anche la speranza di poter riacciuffare l’euroqualificazione per i capelli. È stata un fuoco fatuo. Perché, quando l’Inter ha iniziato a boccheggiare, sono riemersi tutti i problemi di una squadra che resta un malato grave ancora lontano dalla guarigione: Murillo è tornato a essere il balbettante difensore visto per tutto il girone di ritorno dell’ultimo campionato, Handanovic ha fatto un errore in un fondamentale (le uscite) che non è certo tra i punti forti del suo curriculum, mentre i vari Gnoukouri e Carrizo si sono confermati non all’altezza di un organico che dovrebbe essere stata costruito per tornare in Champions dalla porta principale".  

 
 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 25 novembre 2016 alle 10:26 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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