Quella legata a Nemanja Vidic non è l’unica grana ‘slava’ in casa Inter. Come scrive oggi Tuttosport, infatti, anche Mateo Kovacic starebbe vivendo un periodo non particolarmente felice. Tuttavia, nonostante il malcontento, il rapporto e la fiducia tra Roberto Mancini e il centrocampista croato non si sarebbe incrinato. La scelta di mandarlo in panchina per la quarta volta consecutiva fa infatti parte di una strategia: 

“L'allenatore sta usando il bastone per favorire la crescita di un talento che ha ancora tutte le fragilità di un ventenne. D'altronde, Mancini ritiene Kovacic un diamante che nel rombo può interpretare alla grande tutti e quattro i ruoli. Però deve farlo giocando da "adulto", non come fatto a Reggio Emilia quando ha perso palloni su palloni. Quanto Mancini stimi il ragazzo, è provato da un piccolo retroscena: Kovacic non si aspettava che pure l'allenatore si presentasse nel giorno del rinnovo, invece in quella sera non solo Mancini gli ha fatto una sorpresa, ma ha pure detto che sarebbe diventato il Touré dell'Inter. Paragone non esattamente calzante: nell'Inter da scudetto che il tecnico ha in mente, Kovacic dovrebbe essere il vertice basso "alla Pirlo", un giocatore che, a differenza di Medel, non fa arretrare la squadra (come a Glasgow), ma la fa giocare alta, come fanno le grandi d'Europa. Per arrivare a metterlo davanti alla difesa occorrerà però un lento processo di maturazione e di responsabilizzazione”, si legge.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 21 febbraio 2015 alle 09:24 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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