Il centrocampo dell’Inter sembra oggi il principale punto debole dell’organico di Spalletti: questa la conclusione a cui è giunto Tuttosport dopo un avvio di campionato deficitario dal punto di vista del gioco e dei risultati per Icardi e compagni. Una mediana - si legge sul quotidiano torinese - che da anni vive nel caos, un frullatore di uomini: chiunque finisca lì, va in difficoltà. In tre stagioni si sono alternati in tanti e molti hanno reso alla grande o prima di arrivare all’Inter, o appena andati via. "Basti pensare a Banega o Joao Mario, ottimi prima di sbarcare alla Pinetina, o Kondogbia diventato un big a Valencia. Senza citare Medel e Felipe Melo, anche gli attuali interpreti faticano a imporsi: Gagliardini ha impressionato nei primi mesi, poi si è smarrito; Vecino convive da mesi con la pubalgia e si è acceso a intermittenza; Borja Valero dopo mezza stagione da top, è diventato una comparsa. E poi c’è Brozovic: per anni il simbolo della discontinuità interista, poi leader nella volata Champions e ora tornato di nuovo a essere un punto di domanda. Come se Brozovic fosse “Epic” solo in un’Inter che poteva affiancargli due altri “registi”, Cancelo e Rafinha. Senza di loro, il peso della costruzione della manovra è finito tutto si di lui. Ecco perché un Modric avrebbe fatto molto comodo". 

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 17 settembre 2018 alle 09:17
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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