"Roberto Mancini finora ha avuto un ruolo fondamentale nel mercato di riparazione di gennaio. Il tecnico, invano, si era mosso in prima persona per convincere Alessio Cerci, poi si è speso per Podolski e Shaqiri. La parola di Mancini conta e chissà come la dirigenza nerazzurra avrà preso la sua netta presa di posizione ieri sulla questione Antonio Cassano". Questo quanto riportato da Tuttosport che parla di "spaccatura" fra il tecnico e Ausilio riguardo al barese. "Che il tecnico non sia pienamente convinto lo si sa e gli uomini mercato di Thohir ne sono a conoscenza, ma ieri Mancini è entrato (quasi) a gamba tesa sul possibile ritorno di Fantantonio, mettendosi di traverso rispetto a quanto intavolato venerdì dal ds Piero Ausilio, impegnato telefonicamente con il giocatore barese e il suo agente Beppe Bozzo a trovare l'accordo su contratto (6 mesi con opzione per la stagione ventura) e ingaggio (500mila euro fino a giugno). Ieri Mancini prima ha cercato di rimanere evasivo sulla questione, spostando l'attenzione - giustamente - sul reparto difensivo dove l'Inter necessita di rinforzi in virtù di un'emergenza diventata allarmante nell'ultima settimana: «Cassano? Non ne abbiamo mai parlato di questa cosa, anche perché è successa 2-3 giorni fa (lo svincolo dal Parma? n.d.r. ). Comunque prima di prendere altri giocatori in attacco - ha sottolineato Mancini -, abbiamo bisogno di qualcos'altro perché le squadre sono come le case, bisogna partire dal basso, dalle fondamenta, con tutti attaccanti non si può fare, cercheremo di fare qualcosa dove siamo più scoperti». Ovviamente questo non poteva bastare, visti i contatti e le voci insistenti sul ritorno di Cassano. Il barese, svincolato e dunque libero di decidere la prossima destinazione con tutta calma, ha messo l'Inter davanti a tutte le altre opzioni, ma sa che se non verrà tesserato entro martedì 3 (giorni della presentazione alla Uefa della lista aggiornata per la seconda fase dell'Europa League), difficilmente tornerà in nerazzurro. Con la società la questione è stata discussa e definita, adesso Cassano avrebbe bisogno di parlare direttamente con Mancini per convincerlo. «Per trovare giocatori che cambino una squadra oggi, o si spendono 30 milioni e non è il nostro caso oppure si va a cercare qualche rischio... calcolato, non spendendo tanto, sperando che per 4 mesi possa essere un calciatore utile», dichiarazione che si presta a due letture: pro Cassano, considerando la durata dell’impiego a cui ha fatto riferimento Mancini (4 mesi); contro, perché il «rischio... calcolato» potrebbe serenamente definirsi a un giovane. Mancini vuole un difensore (magari due, centrale e terzino) e un centrocampista, poi al limite potrebbe pensare a Cassano, ma per dire di sì al suo arrivo vuole essere prima ulteriormente accontentato dopo gli sforzi fatti per mettergli a disposizione Podolski, Shaqiri e Brozovic".
 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 01 febbraio 2015 alle 10:25 / Fonte: Tuttosport
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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