"L'addio di Boban? È una perdita immensa". Lo dice Marco Simone, intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport. "Troppo superficiale e banale licenziarlo a causa di un’intervista non gradita. Credo che l’abbiano usata come un pretesto, era qualcosa di già pianificato".

Come giudica l’impostazione di Elliott col Milan?
"Fredda. Un club va vissuto, occorrono rapporti con i giocatori, occorrono le parole. Vedo invece numeri e distacco. Non è appassionante, mentre il Milan è passione. Non puoi essere un ghiacciolo".

Come lo vede Rangnick factotum dell’area sportiva?
"Ho qualche dubbio che una figura così possa funzionare in Italia. E poi il suo ruolo in pratica eliminerebbe quello di Maldini. Il club deve fare chiarezza su come impostare l’ambito dirigenziale. Se Gazidis intende impostarlo come all’estero, allora con Paolo andrebbe chiuso il rapporto e magari Rangnick potrebbe funzionare".

Ibrahimovic dovrebbe restare?
"Ma certo. È un “pezzo” troppo pesante per lo spogliatoio. È una pressione positiva dentro il gruppo".

Magari per far crescere Leao.
"Leao me lo tengo, ha forza e talento. Altrimenti se si trova sempre qualche difetto a chi ha talento, riparti ogni volta da zero. Piatek insegna: per me non andava ceduto. La presenza di Ibra, con cui condividere le responsabilità, gli avrebbe giovato. Sarebbe stata una grande coppia-gol. Se Ibra se ne andasse però mancherebbe un centravanti. Milik lo vedrei bene, ma io al Milan proverei a portare Cavani o Icardi. Mauro sarebbe davvero un grande colpo e una situazione ideale".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 14 aprile 2020 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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