Scout7 e 007: l'Inter scopre così i suoi giovani talenti

In Italia comanda l’Inter. Non solo nella classifica della A, ma anche a livello giovanile. Questo l'incipit ad effetto con cui l'edizione del Corriere dello Sport esalta la sempre florida produzione di giovani talenti in casa nerazzurra. In Italia, la Beneamata - come sottolineato recentemente da un'indagine condotta dal Cies - è la squadra con il numero maggiore di calciatori cresciuti nel proprio vivaio che adesso militano in una formazione dei cinque principali campionati europei (Premier League, Liga, Bundesliga, Ligue 1 e Serie A). I successi ottenuti  - si spiega sul quotidiano romano - vanno ricercati in un gruppo di lavoro molto funzionale che è supervisionato dal ds Ausilio e che viene allargato anche a Massimo Mirabelli, capo degli osservatori della prima squadra. I ragazzi di età inferiore a 18 anni vengono valutati dagli “007” del vivaio (tra questi c’è anche l’esperto Casiraghi che da anni gira i campi di periferia di mezzo mondo), quelli maggiorenni dagli uomini di Mirabelli: i dati confluiscono in un software (Scout7) che forma una grande banca dati nerazzurra. Questa è stata fondamentale, per esempio, per anticipare la concorrenza su Murillo, pochi mesi fa pagato 8 milioni e adesso valutato oltre il doppio.