Lo scudetto è un'utopia per 19 squadre su 20, un obiettivo così lontano negli ultimi sette anni per la presunte pretendenti della Juventus che di stagione in stagione si fissa un'asticella sotto il tricolore per dire che si può vincere comunque anche senza alzare alcuna coppa al cielo a maggio. Questo il senso dell'editoriale scritto da Mario Sconcerti sul Corriere della Sera il giorno dopo la 13esima giornata di Serie A, quelle che, di fatto, ha chiuso ogni tipo di discorso al titolo. 

"Le nuove regole di Champions stanno togliendo fascino, se non interesse, anche al campionato - si legge -. La corsa alla Champions è un traguardo fondamentale ma arrivare secondi o quarti è la stessa cosa (...). Questo è una specie di socialismo scialbo, lo sport entra nel merito, non distribuisce uguaglianze per legge. Ma serve a portare il numero più alto di società ricche nella manifestazione. Questo annulla anche l’interesse per molti risultati. Conta poco il passo falso del Napoli. La sua corsa è più sulla Juve prima o sulla Lazio quarta? La Juve è a meno 8, la Lazio a meno 6. Questo ammortizzatore vale tanto anche per l’Inter, lontanissima ma terza, quindi in zona soldi. Ed è l’ancora di salvezza di un Milan che ha perso più di un punto a partita dalla Juve in tredici giornate. Niente conta niente, ci siamo inventati altri traguardi per essere tutti un po’ trionfanti, spinti non dalla squadra ma dalla piazza. Conta chi siamo, la nostra ricchezza, non come giochiamo, non che squadra abbiamo. Infatti si parla a novembre già di mercato. Faccio questo mestiere da cinquant’anni. Quando si parla di mercato così presto vuol dire che non si è per niente contenti del presente. Tutti: squadre, società, giornali, televisioni. E siamo già nella Superlega se il quarto posto vale come il primo. Perché il campionato non conta più, è una chiave larga che apre una porta ormai sbilenca, inflazionata. Ripeto: la Juve ha il diritto di essere molto seccata dalla qualità degli avversari che se ne fregano di cercare lo scudetto, cercano solo la Champions. È un campionato tradito, è solo un mezzo per attaccare la cassaforte della Champions. In 13 giornate Napoli-Inter-Lazio-Milan-Roma, il meglio della nostra gioventù, ha messo insieme 67 punti di distacco dalla Juve. Come è possibile? Come fa ad accadere da anni? Ci stiamo abituando a un nuovo modo di esistere, a un gioco alterato, e non ce ne accorgiamo nemmeno, tanto parliamo solo di mercato. Via dal presente per correre in un futuro gioioso e infantile. Cioè combattiamo una realtà che ci schiaccia cantando mezze illusioni. Non c’è rimasto altro?".

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 26 novembre 2018 alle 10:18
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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