"In questo momento tutte e due le squadre di Milano hanno una posizione da Champions League. Non accadeva da molti anni, è la conferma che una stagione sta per chiudersi e che la vecchia città della ricostruzione industriale, quella che ha insegnato al Paese l’importanza del lavoro e del denaro, ha ormai ripreso il suo posto abituale anche nel pallone. Non starei troppo a sottilizzare sulla qualità". Lo scrive Mario Sconcerti oggi sul Corriere della Sera.

"L’Inter mi sembra meglio del Milan, più pronta per tentare l’impresa - spiega Sconcerti -. Il Milan ha un sentimento molto forte con Gattuso ma ha anche la sua generosità. Spalletti è perfido, ha poco tempo. È arrivato a capire di dover far tutto pur di vincere. L’Inter ha più occasioni, più uomini decisivi, il Milan gioca spesso meglio, da squadra, ma con dolcezza. Milano torna comunque nel grande calcio più interessante di prima. La prima differenza nacque con l’epoca dei commendatori, delle loro bellissime signore di fascino e gioielli. Oggi vengono con la loro finanza, la loro voglia di mondo e di speculazione. Non costruiscono Milano, vengono perché c’è già una capitale. Un presidente cinese che sostituisce un presidente indonesiano, dieci anni fa non l’avrebbe previsto nessuno all’Inter. Né nessun milanista avrebbe messo Berlusconi al Monza. Come il calcio, siamo cambiati anche noi e non sappiamo nemmeno bene chi siamo. Quanto dureranno e dureremo? Nelle confidenze del calcio si dice che il prossimo presidente ad andarsene sarà Pallotta. Singer lo ha sempre fatto dopo tre anni. E allora sbrighiamoci a riprendere l’abitudine a vincere".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 01 novembre 2018 alle 11:57 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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