Anche Mario Sconcerti, nell'editoriale pubblicato oggi sul Corriere della Sera, entra nelle pieghe del tormentone Messi-Inter. "Messi sotto il Duomo non può essere un gioco ingenuo di un guascone cinese - si legge - . È indicativo di un’idea forte, di una volontà. Intorno all’idea si può anche scherzare ma non mettendo nel gioco il simbolo di tutta Milano (anche dei milanisti) e di un bel pezzo di cristianità. Se ci si prende questa responsabilità senza essere incoscienti, vuol dire che la traccia c’è ed è evidente". Un'idea che Sconcerti definisce "buona, non sono in grado di dire se ottima".

Secondo l'editorialista è però giusto dire, come ha sottolineato Marotta, che "Suning può comprare Messi, non l’Inter", perché "il bilancio rischierebbe di essere travolto" e perché "l’Inter e Suning sono due contabilità diverse". 

Eppure qualche dubbio Sconcerti ce l'ha. "È facile dire che sarebbe l’ideale per l’Inter come per ogni altra squadra. Ha avuto una stagione più complessa di altre, ha segnato 21 reti, non tante per lui, ha 33 anni e gioca a questi livelli da una quindicina. Ha certamente un fisico vissuto, ma nessuno gioca a calcio come lui. Questo gli consente di invecchiare continuando a mettere il pallone dove vuole".

Altro dubbio: "Sarei curioso di vedere il silenzio di Messi, la sua docile libertà di fuoriclasse messa in mano a Conte. Sarebbe un incontro tra cristalli".

VIDEO - LAUTARO SMENTISCE ANCHE TRAMONTANA, CHE GOL DI MARTINEZ

Sezione: Rassegna / Data: Gio 30 luglio 2020 alle 11:52
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print