"Non è facile dire dove sia la forza reale del Milan, abbiamo tutti cambiato molte idee strada facendo. Si diceva che il Milan fosse Ibrahimovic, ed era vero. Poi si è capito che il Milan era anche più di Ibrahimovic e lì è cominciato il meno facile. Non so quanto Pioli ne sia l’ispiratore, di sicuro è il nucleo, il collante. Pioli non è mai stato tecnico da lungo periodo perché è onesto e ama i suoi giocatori. È come fosse zucchero, alla lunga stanca dove si posa". Lo scrive Mario Sconcerti oggi sul Corriere della Sera. "L’Inter è l’opposto del Milan. Difficilmente può giocare bene, ma ha tanti giocatori decisivi - si legge -. È una squadra di giocatori compiuti, Conte non ha tirato a indovinare, da Kolarov a Vidal, a Young, a Darmian, ha scelto solo giocatori che conosceva bene. L’Inter non ha la leggerezza del Milan. Qualunque passo è nervoso, qualunque cosa tende subito al dramma. L’Inter è un’armata potente, quindi lenta. Conte ha raggiunto solo metà della sua perfezione, ma forse basta. Nemmeno il Milan è completo, è il calcio del virus che tiene tutti su un tono più basso. L’Inter però cresce mentre il Milan resiste. Aveva grossi problemi in difesa, ora ha preso solo quattro reti nelle ultime sei partite. E forse stupirà sapere che uno dei giocatori più presenti in questo periodo è stato Darmian".

"L’Inter è quasi soltanto potenza pratica - sottolinea Sconcerti -. Sento spesso dire che Conte smetterà presto di allenare perché è una candela che brucia dall’alto e dal fondo, dura la metà del tempo. Non credo andrà così. Conte è sulle spine perché questo è l’anno che decide la sua caratura. È stato un anno fermo al Chelsea, esonerato in casa, ha buttato il primo anno all’Inter, è uscito adesso dalla Champions. O vince o perde posti nei soldi e nella stima. Ma l’isteria non uccide, asciuga. Ora guida l’Inter in modo diverso da un mese fa. Ha meno giri, non è calmo ma lascia più fare. Sta imparando a gestire ingoiando".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 27 dicembre 2020 alle 11:24 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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